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Mazzarri, i numeri del Toro da invertire: il prato amico torni fortino

L'analisi / Continuiamo ad analizzare cosa deve cambiare il nuovo tecnico: un altro passo che i granata devono compiere riguarda le prestazioni in casa

Redazione Toro News

"Il fine di Walter Mazzarri è chiaro: acciuffare quell'obiettivo europeo che è ancora alla portata, nonostante la folta concorrenza. Tanti sono i mezzi con cui l'allenatore di San Vincenzo - subentrato il 4 gennaio a Sinisa Mihajlovic - può provare a riportare il Torino definitivamente in carreggiata rispetto alle aspettative di agosto. E un forte indizio può arrivare dai numeri, quei numeri che con il tecnico serbo rappresentavano segnali d'allarme e che ora andranno invertiti per rilanciare il campionato di Bellotti e compagni.

"Tra questi, c'è sicuramente il rendimento casalingo: i granata hanno spesso toppato gli inconti più attesi tra le mura amiche, quelli che avrebbero dovuto rappresentare il volano per la corsa europea. Verona, Chievo e anche Sampdoria e Atalanta (per come si erano messe le partite) sono tutte avversarie con cui, al 90', i granata hanno raccolto meno di quanto era lecito attendersi. 11 punti raccolti nelle 9 gare casalinghe del girone d'andata, con 2 sole vittorie (mai così male dal 2007), conquistate contro Cagliari e Sassuolo. Troppo poco per chi ambisce ad arrivare nelle parti alte della classifica.

"L'esordio del nuovo allenatore è stato certo confortante - con la roboante e liberatoria vittoria contro il Bologna per 3-0 - ed ora Mazzarri dovrà continuare sulla strada tracciata. L'anno scorso per lunghi tratti della stagione il Grande Torino rappresentava il fortino granata, con le trasferte tallone d'Achille; al contrario, in questa stagione il rapporto sembra essersi invertito, ed è qui che la nuova guida tecnica deve lavorare. Il Toro dovrà sapere farsi valere ovunque, le correnti alternate non sono ammesse. Le altre altre non aspetteranno.

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