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Mihajlovic, contro Allegri bilancio da ribaltare: il derby per la prima vittoria

Duello / Due tecnici carismatici, in cerca di obiettivi diversi ma con pari determinazione. E il serbo deve ancora sfatare il proprio tabù personale

Nikhil Jha

"Di duelli ogni derby ne è pieno. Non solo quello canonico sul campo, ma anche quello tra le tifoserie, che oltre la solita rivalità calcistica include due filosofie diverse di intendere il calcio e la propria città. A queste, nella sfida di domani che vedrà opporsi Torino e Juventus, si aggiungerà il testa a testa tra Mihajlovic e Allegri, due tecnici alla guida di club non comuni e con una grande voglia di arrivare. Gli orizzonti sono diversi, ma l'attesa disfida, tuttavia, non per questo perde consistenza, e anzi cresce l'attesa per conoscere le mosse di due avversari fuori dal campo che si conoscono molto bene.

"Allegri è infatti il secondo allenatore che Mihajlovic ha affrontato più di frequente (9 volte, dietro solo alle 11 di Gian Piero Gasperini), e finora il bilancio è da bollino rosso, con 7 sconfitte a fronte di soli due pareggi: una tendenza da invertire il prima possibile, magari - perché no - nel derby di domani. Un trend negativo che affonda le sue radici già nel lontano 2008, la prima stagione del serbo come capo allenatore, allora a Bologna: il Cagliari del livornese affossò i felsinei (5-1 il finale), la stagione dell'ex giocatore di Lazio e Inter si sarebbe conclusa con l'esonero.

"La voglia di rivalsa - anche se certamente Mihajlovic calcolerà poco il tempo passato, come sua abitudine - dunque c'è, e il duello sulla panchina è pronto ad accendersi. Il tecnico granata deve sconfiggere la cabala, quello bianconero le assenze pesanti, soprattutto in difesa (QUI i convocati della Juventus). Il derby della Mole si colora di un'altra, decisiva sfumatura.