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Mihajlovic-Rastelli: il duello in panchina termina dopo due minuti

Il confronto / I granata si impongono con un netto 5-1 che non lascia spazio a deroghe per l’allenatore del Cagliari: granata superiori in tutto e per tutto, il tecnico ex Avellino non riesce a dare compattezza ai suoi

Redazione Toro News

Senza storia: così si può definire il duello tra Sinisa Mihajlovic e Massimo Rastelli andato in scena in Torino-Cagliari. Un confronto, il primo in panchina dopo quelli in campo,che è terminato forse ancora prima di iniziare: dopo dieci minuti la gara era già ipotecata dai granata, grazie alle reti di Ljajic e Belotti, e il risultato finale (5-1) dice tutto.

"MODULO A SPECCHIO - Da un lato Sinisa Mihajlovic si presenta allo Stadio Grande Torino con la formazione tipo: Castan ritorna al centro della difesa, Valdifiori recupera e si posiziona in cabina di regia e in avanti il solito “tridente atomico” Ljajic-Belotti-Iago. Dall’altro Rastelli propone un 4-3-3 praticamente inedito quest’anno ma già provato la scorsa stagione in B a fortune alterne. Il tecnico dei rossoblù decide di rinunciare a Di Gennaro come regista offensivo per cercare, con l’attacco pesante Melchiorri-Borriello-Sau, di arginare la grande spinta dei terzini granata sugli esterni. Con scarso successo. Barreca, in particolar modo, e Zappacosta si sovrappongono con continuità e riescono a arrivare spesso in zona offensiva scatenando il panico in quella che, prima di ieri era e dopo il match si è confermata, la peggior difesa di Serie A.

 TURIN, ITALY - NOVEMBER 05: Head Coach of FC Cagliari Calcio Massimo Rastelli looks during the Serie A match between FC Torino and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico di Torino on November 5, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

APPROCCI DIVERSI - Il Toro inizia il match subito all’arrembaggio facendo capire di volere fortemente la vittoria. Il Cagliari, al contrario, appare rinunciatario e poco reattivo. Grazie anche a qualche amnesia difensiva di troppo i granata passano subito in vantaggio dopo meno di 180’’ con il solito “gallo” Belotti che prima colpisce di destro al volo impegnando Storari, poi si avventa sulla respinta del portiere rossoblù: il lancio, di prima intenzione, era stato di Valdifiori, un meccanismo evidentemente curato nei minimi dettagli in allenamento che prende in contropiede una difesa sarda rimasta ancora negli spogliatoi.  Il Cagliari non si sveglia e, all’11’, Ljajic raddoppia con un tiro  da fuori tutt’altro che irresistibile con la complicità di uno stranamente disattento  Storari.  Al 38’ il capitano del Toro Benassi cala il tris con una gran conclusione che finisce sotto il set. Da quel momento la partita diventa ufficialmente a senso unico, nonostante il gol di Melchiorri in chiusura di primo tempo.  Negli spogliatoi Rastelli non riesce a trasmettere il carattere giusto ai suoi. che non  tornano sul campo con la giusta cattiveria agonistica e non riescono mai a riaprire la partita, anzi permettono al Toro di dilagare con Baselli e ancora con Belotti che sfata il “tabù rigori” che si portava dietro da inizio anno.

 TURIN, ITALY - NOVEMBER 05: Head Coach of FC Torino Sinisa Mihajlovic looks during the Serie A match between FC Torino and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico di Torino on November 5, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

"CAMBI NON DECISIVI - Al momento dei cambi il risultato è già fortemente condizionato. Gli ingressi di Obi, Maxi Lopez e Martinez nei granata e di Padoin, Giannetti e Farias nei rossoblù  sono apparsi più che altro cambi volti a fare trovare loro minuti importanti per mettersi in mostra in vista dei match successivi: del resto, la partita era già terminata dopo nemmeno un'ora di gioco. L’unica nota lieta per il Cagliari e Rastelli è il ritorno di Farias dopo il lungo infortunio che lo teneva fuori da inizio campionato.

Ora, l'obiettivo da parte granata è che la “pausa-nazionali” non faccia spegnere la “fiamma negli occhi” dei ragazzi di Mihajlovic che tanto è piaciuta al mister del Toro. E che il Torino, dopo la pausa,  si riconfermi “Toro scatenato”.

Nicolò Muggianu