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Milan-Torino, il duello in panchina: la discussione sui cambi granata

Il confronto / Mazzarri riesce a fermare Gattuso, i granata si sono dimostrati superiori a centrocampo rispetto ai rossoneri

Marco De Rito

""Fino a 20 minuti dalla fine meritavamo di vincere, ma nel finale ci siamo abbassati". Così Walter Mazzarri riassume Milan-Torino. Un'analisi più che condivisibile, i granata hanno giocato una bella partita a San Siro, riuscendo a neutralizzare gli avversari e andando a più riprese vicini al gol. Il rischio più importante è arrivato nel finale di gara, a 3' dalla fine con Cutrone che, a tu per tu con Sirigu, ha sbagliato clamorosamente il gol. Per il resto la squadra granata ha tenuto il pallino del gioco in un campo affatto semplice. Si è notato che Mazzarri ha studiato bene la formazione di Gattuso captandone i punti deboli.

http://www.toronews.net/toro/milan-torino-altra-prova-incolore-di-zaza-al-toro-mancano-i-suoi-gol/

"GRANATA SUPERIORI A CENTROCAMPO - Il problema principale dei rossoneri è stato il centrocampo. Bakayoko e Kessiè, nonostante siano due giocatori di sostanza, non sono riusciti ad arginare il duo Rincon e Meitè supportato da Baselli che dava un po’ di fantasia e tecnica alla mediana granata, ciò è mancato ai padroni di casa. I lombardi puntavano di più sulle fasce, dove agivano Suso e Calhanoglu, ma Ansaldi e Aina sono stati abili e bloccarli. Mazzarri ha optato per far giocare Baselli in una posizione più arretrata rispetto al solito e la sua formazione era in campo con un 3-5-2 puro. In questo modo il Toro era sempre in superiorità numerica rispetto agi avversari in mediana e molti erano gli spazi che si creavano per i tre centrocampisti granata.

"I CAMBI - Gattuso ha ritenuto opportuno inserire solamente Castillejo, nessun’altra correzione ha applicato a partita in corso. Il tecnico calabrese poteva cercare di dare una scossa alla sua squadra optando per inserire giocatori come Bertolacci o Laxalt, che avrebbero potuto dare un po’ di brio ai rossoneri con il Toro che era in calo nel finale. Mazzarri, invece, le ha sfruttate tutte le sostituzioni. Il cambio di Iago Falque per Zaza, operato al 69', era ben congegnato: lo spagnolo era poco ispirato e sempre raddoppiato. L'allenatore sperava in un gol in una mischia in area di rigore e voleva uno che desse profondità alla squadra, con fisicità. Gli altri accorgimenti sono arrivati verso la fine della partita e, con i suoi in calo, forse il mister avrebbe potuto intervenire prima. In particolare la sostituzione di Ansaldi, che stava pagando dazio alla fatica, è parsa tardiva (è arrivata infatti solo al 90’).  Ma su questo il tecnico è intervenuto in conferenza stampa (leggi qui): “Cristian anche da stanco sa fare una grande fase difensiva, con Parigini non hai le stesse sicurezze. Magari si poteva mettere De Silvestri, ma comunque io l'ho vista così". In ogni caso non sembra essere stata una scelta che abbia inciso sul risultato finale. Così come anche la sostituzione di Lukic per Baselli effettuata all’80, probabilmente, anche se giusta, è stata tardiva.  Nonostante questo, Mazzarri la gara l’ha preparata in maniera certosina, riuscendo a fermare sullo 0-0 la formazione di Gattuso che è parsa priva di idee e di fantasia.