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Milan-Torino: vincere per l’onore e per tenere una fiammella accesa

Verso Milan-Torino / A Milano il Toro vuole sfatare l'ennesimo tabù, ma ci sono tanti problemi di formazione

Matteo Senatore

"A San Siro per vincere, senza pensare troppo alla classifica. Deve essere questo il proposito dei granata per la partita di questa sera, contro un Milan in grave difficoltà. Per il Torino sarà l'ultima trasferta di una grande stagione che ha visto i ragazzi di Ventura spezzare tanti tabù che resistevano da oltre vent'anni. Tra questi c'è anche la vittoria a Milano con i rossoneri, che in campionato non si verifica da trent'anni. Un ottimo motivo per riuscire ad espugnare San Siro questa sera.

"Ventura si trova alla prese con importanti problemi di formazione viste le assenze di Maksimovic, Bovo, Farnerud, Quagliarella e Maxi Lopez. Ci si affiderà in attacco alla coppia Amauri-Martinez, sperando che entrambi possano finalmente ritrovare la via del gol da troppo tempo smarrita. Potrebbe esserci spazio anche per qualche giovane a partita in corso, oltre a quello che dovrebbe trovare Jansson, annunciato come probabile titolare insieme al duo Glik-Moretti; una occasione importante anche per lo svedese di fare vedere quanto vale su un palcoscenico così importante.

"Per quanto riguarda la corsa europea il risultato della Sampdoria lascia l'amaro in bocca. Il pareggio agguantato al 90' grazie ad Eto'o contro l'Empoli garantisce alla Sampdoria almeno un punto di vantaggio nell'ultima giornata, anche in caso di vittoria del Toro a Milano. Bisognerebbe sperare in una non vittoria dei doriani in casa contro il Parma, ma è un risultato poco probabile. Tutto questo ovviamente è valido se il Genoa non dovesse ottenere la licenza Uefa, in caso contrario spazio in Europa per Gasperini. Il Torino però ha il dovere di provarci fino alla fine e di vincere le ultime due partite che mancano da qui al 31 maggio. Con 6 punti si chiuderebbe il campionato a quota 57 punti, tanti quanti ne sono stati ottenuti lo scorso anno: alzi la mano chi ci avrebbe creduto a luglio quando la stagione granata è iniziata.