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Moretti story, dalla Lodigiani al Toro: la carriera in quattro scatti

Alberto Giulini

L'undici luglio del 2013 il Toro ufficializza l'acquisto di Emiliano Moretti, prelevato a settecentomila euro tra lo scetticismo di alcuni tifosi e addetti ai lavori che lo ritengono ormai sul viale del tramonto. Sul campo, però, Emiliano riesce a far ricredere tutti rendendosi protagonista di un grandissimo campionato che termina con la qualificazione dei granata in Europa League. In quello stesso campionato viene operato per la rottura del menisco, tornando a giocare una partita ufficiale dopo appena undici giorni dall'intervento. Con la maglia granata Moretti trova l'esordio in Nazionale: è il 18 novembre 2014 e Antonio Conte lo chiama per l'amichevole di Genova con l'Albania. "Una convocazione arrivata grazie al Toro, che andava a mille", ha detto Moretti stamattina. E' record: Moretti diventa l'esordiente in azzurro più anziano di sempre a 33 anni, 5 mesi e 7 giorni. La seconda e ultima presenza in azzurro arriverà il 31 marzo, allo Juventus Stadium, per un'altra amichevole con l'Inghilterra di Rooney.

Il 2015 è l'anno delle più belle soddisfazioni di Moretti, protagonista della storica vittoria a Bilbao e del derby vinto dal Toro vent'anni dopo l'ultima volta. Nella scorsa stagione è divenuto il calciatore con più presenze in granata nell'era Cairo ed ora, al termine di un ulteriore campionato disputato alla grande, è pronto a dire addio al calcio giocato, arrivato a quota 601 presenze da professionista. Addio non al Toro, però: da lunedì si aprirà una nuova parentesi, da dirigente, sempre a tinte granata.

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