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Moretti story, dalla Lodigiani al Toro: la carriera in quattro scatti

Focus on / Dagli inizi con la Lodigiani all'approdo in granata: i quattro periodi fondamentali della carriera di Emiliano Moretti

Alberto Giulini

26 aprile 2015, Moretti esulta: il Torino ha vinto il derby contro la Juventus
 TURIN - OCTOBER 1: Portrait of Emiliano Moretti of Juventus during the UEFA Champions League, Group E match on October 1, 2002 between Juventus and Newcastle United played at the Stadio Delle Alpi in Turin, Italy. Juventus won the match 2-0. (Photo by Phil Cole/Getty Images)

TURIN - OCTOBER 1: Portrait of Emiliano Moretti of Juventus during the UEFA Champions League, Group E match on October 1, 2002 between Juventus and Newcastle United played at the Stadio Delle Alpi in Turin, Italy. Juventus won the match 2-0. (Photo by Phil Cole/Getty Images)

La notizia del giorno in casa Toro è l'addio al calcio di Emiliano Moretti, che domenica in Torino-Lazio terminerà una carriera fatta di vent'anni di onorato professionismo. La parabola di Moretti sarà presto da consegnare ai libri di storia: cerchiamo dunque di adempiere al non facile compito di riassumerla in poche righe.

La carriera di Moretti, giovane difensore romano, inizia con la maglia della Lodigiani, storica società dilettantistica della Capitale con la quale compie tutta la trafila delle giovanili arrivando a conquistare lo Scudetto con la Berretti. Con la Lodigiani fa il suo esordio in Serie C, prima di trasferirsi a diciassette anni alla Fiorentina. L'esordio in Serie A arriva proprio con la maglia viola: è il 31 marzo del 2001 e in panchina c'è Roberto Mancini. In quella stagione arriva anche la vittoria della Coppa Italia, primo trofeo in carriera. L'ultima stagione in viola, 2001-2002, fa di lui uno dei prospetti più interessanti nel panorama a livello di difensori: con 27 presenze si impone da titolare nelle fila di una Fiorentina forte, a soli vent'anni. Infatti nel 2002 viene acquistato dalla Juventus, club con il quale trova l'esordio in Champions League e conquista una Supercoppa Italiana. In bianconero trova però poco spazio: arrivano così i prestiti a Modena (da gennaio a giugno del 2003) e poi al Bologna (stagione 2003-2004). Con i felsinei, agli ordini di Carletto Mazzone, gioca un'altra ottima stagione (32 presenze), che gli varrà un salto importante a livello professionale.

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