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Napoli-Torino, Sarri batte Ventura: il tabù permane

Ventura è stato espulso durante il secondo tempo

Sfida nella sfida / Il tecnico ha limitato i danni nel primo tempo, ma nella ripresa serviva un atteggiamento diverso

Redazione Toro News

"Come presentatovi alla vigilia del match del San Paolo, Napoli-Torino vedeva scontrarsi due idee di calcio diverse, di due allenatori dalla storia differente, incontratisi solo due volte in carriera prima di ieri. Tra Sarri e Ventura, alla fine, ha nuovamente vinto Sarri, e sono pochi gli alibi per il tecnico granata.

"PRIMO TEMPO ACCORTO - Ventura non ha mai vinto contro Sarri, e l’atteggiamento tattico del Torino nel primo tempo - al netto di qualche errore individuale (vedi Bovo e Belotti) e tenendo contro della grande forma della squadra azzurra - è risultato abbastanza positivo, con Glik decisivo su Higuain, e Peres e Molinaro molto attivi sugli out. Ventura chiede alle sue frecce di contenere, e stare pronti a ripartire, e i due recepiscono, creando più di qualche grattacapo alla difesa del Napoli. I partenopei, comunque, pressano alto e rubano spesso i tempi di gioco agli avversari, che a tratti subiscono pesantemente il gioco verticale di Sarri.

 Ventura protesta per l'espulsione nei suoi confronti

"LA RIPRESA E I CAMBI - Nella ripresa Sarri chiede a Valdifiori di aumentare la pressione sui playmaker granata, con Moretti, Bovo e Vives, che così entrano in difficoltà spesso e volentieri. Ventura cerca di spronare i suoi, ma il cambio Peres per Zappacosta toglie di fatto l’uomo più decisivo dal campo. Forse ci sarebbe stato bene il dirottamento dell’ex Santos sulla sinistra, con il numero 7 a rilevare Molinaro. Il Toro, comunque, subisce una decisa trasformazione con l’entrata di Maxi Lopez, spesso ciriticato, ma forse meritevole di una maglia da titolare vista la differenza che è capace di fare in campo. El Galina combatte ma è poco assistito, Sarri e Ventura vengono espulsi per proteste, e il terzo cambio del Toro è da copione Benassi per Acquah: una sostituzione scritta, che non sposta gli equilibri, con buona pace di Martinez e di chi sperava in un tridente volto al tutto per tutto nei minuti finali.