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Niang amaro: “Senegal, il calcio a volte è ingiusto”. Ora il futuro è da decifrare

Nazionali / Si conclude ai gironi l’avventura del Senegal, penalizzato dal maggior numero di ammonizioni rispetto al Giappone

Alberto Giulini

Eliminati a causa di due ammonizioni in più rispetto al Giappone: questa la sofortunata conclusione del Mondiale per il Senegal. La selezione africana ha infatti chiuso il girone con 4 punti, gli stessi del Giappone, con uguale differenza reti e stesso numero di gol segnati. A quel punto, per stabilire chi dovesse accedere agli ottavi, è stata presa in considerazione la classifica del fair play che ha premiato la compagine giapponese.

IL MONDIALE - Con il Senegal che torna a casa si chiude dunque il Mondiale di Mbaye Niang, autore di un gol nella prima gara contro la Polonia. Per l’attaccante granata si è trattato di una discreta esperienza: ha lottato ed è riuscito ad andare a segno. Pesano, però, i due cartellini gialli rimediati che, a conti fatti, sono costati l’eliminazione della squadra. È stato comunque un Mondiale in calando, in cui l’ex Milan è partito forte ma non è riuscito a riconfermarsi ai livelli della prima gara. E sul giocatore si è espresso in maniera pesantemente negativa Arrigo Sacchi ai microfoni di Mediaset: “Ci sono giocatori che semplificano il gioco e altri che lo complicano, lui è tra i secondi”. Non avrà dunque brillato particolarmente, ma Niang ha avuto l’occasione di mettersi in mostra e, di conseguenza, anche la sua valutazione potrebbe averne beneficiato.

SU INSTAGRAM - E ad un giorno dalla sconfitta che è costata l’eliminazione, Niang ha affidato ad Instagram un messaggio ai propri followers: “Il calcio è a volte magnifico, a volte crudele ed altre volte un po’ ingiusto, ma la realtà e le regole di questo sport devono essere accettate. Ci tengo a dire ai senegalesi che è stato un onore rappresentare questo paese alla Coppa del Mondo. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto durante questa avventura.

"SUL FUTURO - Ed ora, a mercato concluso, le attenzioni saranno rivolte unicamente al futuro del giocatore. Le prestazioni con la Nazionale non sono state negative, ma il giocatore non ha nemmeno brillato al punto da attirare le attenzioni di numerose squadre. Impensabile, dunque, ritenere che ci possano essere numerose squadre disposte ad importanti investimenti unicamente per quanto mostrato in Russia. Come vi avevamo raccontato negli scorsi giorni, Niang potrebbe costituire una carta da mettere sul tavolo per arrivate a Meite. Un giocatore dunque tutt’altro che incedibile, dopo un annata deludente tanto agli ordini di Mihajlovic quanto sotto la gestione Mazzarri. Ed il futuro, ad oggi, è ancora tutto da scrivere...