toro

Non è tutto oro quello che luccica

 

Il calcio d’agosto è sempre buono per cominciare voli pindarici di fantasia. C’è chi si sente già pronto a vincere il campionato e a volare in Uefa l’anno successivo e chi, invece, prevede...

Edoardo Blandino

Ma il calcio agostiano serve anche ai nuovi allenatori per capire che squadra si sia allenando e su che cosa si debba lavorare maggiormente. Dal 15 luglio, primo giorno di ritiro a Sappada, sono ormai passate 5 settimane e la nuova stagione di B incombe. Il test di ieri contro il Siena è servito a Ventura per capire in che direzione bisogna lavorare. Il Torino non ha sostanzialmente demeritato e non è mai stato messo davvero sotto dagli avversari, tuttavia si è vista una pochezza offensiva degna del miglior Novellino. Se è vero che il Siena si è avvicinato al gol solamente in rare occasioni, Ogbonna e compagni hanno visto la porta avversaria ancora meno, trasformando nel secondo tempo la partita in un match tra scapoli e ammogliati.

Ma forse è qua che vanno ricercati pregi e difetti di questo Toro non ancora plasmato da Ventura. Subire poco è una notizia positiva solamente se in qualche modo si riesce ad offendere, altrimenti si rischia di diventare lo sparring partner in un match a senso unico. Il fatto che nel finale l’uomo più pericoloso si sia rivelato Di Cesare rendere ancora più allarmante la prestagione globale del Torino.

Fortunatamente non era questa la partita dove diventava necessario fare punti e Ventura ha tratto informazioni importanti, a cominciare dal fatto che i granata non si sono dimostrati sufficientemente lucidi nel finale. Le partite che non bisognerà sbagliare cominceranno da sabato. Per allora, qualcosa potrà essere fatto.

(Foto: M. Dreosti)