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Pescara-Torino 0-0: Acquah e Vives, due rossi che sono costati cari

Dopo l'Adriatico / A Pescara i granata si sono complicati le cose da soli

Daniele Delbene

"Terminata la gara dell' "Adriatico", conclusasi con il risultato di 0-0, è arrivato il momento di tirare le somme. Per il Torino, quella di Pescara era una partita abbordabile, contro un avversario tecnicamente inferiore, i 3 punti avrebbero dato una boccata d'ossigeno alla classifica dei granata che fin'ora hanno vinto soltanto una partita - 5-1 contro il Bologna - e dato fiducia a un gruppo che si deve ancora ben amalgamare. In questa partita gli uomini di Mihajlovic hanno dato tutto e si sono impegnati fino all'ultimo, ma alcune ingenuità hanno portato la squadra a doversi accontentare di un pareggio. Infatti, la squadra di casa ha concluso in doppia superiorità numerica a causa delle espulsioni comminate prima ad Acquah e poi a Vives.

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"LA FOGA CHE ACCECA - Due giocatori che si possono definire esperti come Acquah (ancor 24enne, ma già alla settima stagione in Serie A) e Vives (per anzianità in maglia granata e assennatezza in campo e fuori uno dei simboli di questo Torino) dovrebbero guidare il gruppo, che soprattutto all'Adriatico era farcito di molti giovani, tra esordienti assoluti (Aramu) o quasi (Barreca e Boyè). Invece in questa partita si sono dimostrati loro per primi ingenui ,lasciando i propri compagni a lottare in 9 contro 11. Il primo ad essere espulso è stato il centrocampista ghanese, un minuto prima dell'intervallo. L'ex giocatore della Sampdoria nel giro di venti minuti in due falli totalmente inutili a centrocampo che gli sono costati l'espulsione alla fine del primo tempo, facendosi tradire dalla troppa foga.

"PROFESSORE, PROPRIO TU - Poi nella ripresa il capitano granata Vives ha complicato ulteriormente le cose intervenendo in modo troppo plateale per bloccare una pericolosa ripartenza degli abruzzesi, con un calcione da tergo che gli è valso il rosso diretto. In questa seconda occasione l'arbitro Banti è stato in parte severo - soprattutto perchè il Torino era già in 10 uomini - ma il capitano granata, vista la sua esperienza, avrebbe potuto evitare di commettere quel tipo di fallo visto che la squadra stava già patendo l'inferiorità numerica. Visto l'andamento della partita quello a Pescara per il Torino è stato sicuramente un punto guadagnato, ma con un pizzico di attenzione in più ed evitando questi tipi di errore è evidente che il club granata avrebbe avuto maggiori possibilità di tornare a casa con il bottino pieno. Ancora una volta, quindi, a far perdere punti sono errori od ingenuità individuali. Su questi aspetti la squadra di Mihajlovic dovrà lavorare molto se vorrà ambire a qualcosa di più importante rispetto a una semplice salvezza tranquilla.