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Prcic e il primo mese di Toro: quei meccanismi che cominciano ad essere assimilati

Il bosniaco Sanijn Prcic insegue ancora la sua prima presenza ufficiale in granata

Focus on / Prcic sta lavorando sodo per entrare al meglio negli schemi di Ventura e risultare l'arma in più di questo Torino

Lorenzo Bonansea

"Non è facile ambientarsi in un contesto come quello granata, ancor più se chi deve farlo è molto giovane, non conosce la lingua italiana e non ha nessuna esperienza tattica del nostro calcio. Sanjin Prcic, però, sta lavorando sodo in questo suo primo mese granata, affinando la conoscenza della lingua, e cercando così di entrare pian piano negli schemi di Ventura, un maestro che non lascia nulla al caso.

"Proprio per questo motivo, il mantra che sta seguendo Prcic in questi primi 30 giorni è solo uno: lavorare, lavorare a lavorare, in attesa di raggiungere una preparazione tecnico-tattica (oltre che linguistica) che possa far dire a Ventura: “ll ragazzo è pronto”. Diversamente, Prcic non sarà mai buttato nella mischia, perché ancora acerbo dal punto di vista della filosofia venturiana.

"Tuttavia, è facile pensare in queste settimane di emergenza a centrocampo ad una soluzione Prcic, magari a partita in corso, magari per soli 10’-15’. Possibilità non del tutto scartabile, ma comunque molto difficile per le motivazioni di sopra: Prcic ha talento, si applica ed è un giocatore sul quale il Torino crede fortemente, ma deve essere considerato pronto al 100% (e forse di più) per poter fare il suo esordio in Serie A.

"Un mese di Toro e i tifosi non aspettano altro che vedere all’opera il classe ’93 bosniaco: Ventura lo sa, e sta lavorando per consegnare alla squadra un giocatore a tutto tondo, dalle potenzialità indiscusse.