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Proprio De Silvestri e Niang: il Toro di Mazzarri decolla con i pupilli di Miha

Il punto / Ironia della sorte: sono proprio i due fedelissimi del serbo a trascinare i granata e segnare nell'esordio del nuovo tecnico

Federico Bosio

"Una scossa. Questo serviva e questo è arrivato: non si può dire che Walter Mazzarri sia entrato in punta di piedi in questa sua nuova avventura alla guida del Torino, per via delle dinamiche legate alla giornata del suo approdo e dell'impatto mediatico di questa notizia collegata a quella dell'esonero di Mihajlovic, ma l'ha fatto con pochi proclami e tanta determinazione nel concreto. Ed il debutto sulla panchina granata non poteva essere migliore: 3-0 sul Bologna al termine di una partita largamente dominata, ritorno alla rete inviolata - e per questo il tecnico deve subito fare i complimenti a Sirigu - e prestazione convincente. Quel che fa riflettere ed in un certo senso sorridere, poichè appare veramente una scherzosa trama del destino, è il modo in cui questa roboante vittoria è maturata.

"Se il match è stato definitivamente sigillato da Iago Falque, non sono infatti casuali i marcatori che ne hanno indirizzato l'andamento: il Torino è stato trascinato da De Silvestri e Niang, non soltanto nelle prestazioni (quella dell'attaccante, finalmente, da applausi) ma anche nell'impatto sotto porta. E' proprio il terzino ad aprire le marcature al 38' del primo tempo, con il raddoppio firmato dal franco-senegalese nella ripresa. De Silvestri e Niang, Niang e De Silvestri. Il primo Torino di Mazzarri, con appena due sessioni d'allenamento svolte sotto la guida del nuovo tecnico, decolla nel migliore dei modi e lo fa proprio nel segno di due tra i principali "pupilli" di Sinisa Mihajlovic. Ironia della sorte, i due sono stati molto spesso largamente criticati sotto la guida del loro mentore mentre ieri pomeriggio dopo il cambio alla guida si sono rivelati decisivi sotto tutti i punti di vista.

"Non può di certo definirsi - ancora - beneficio di una rivoluzione tattica, forse i fattori sono da ricercare nel desiderio di rivalsa o forse era semplicemente destino che le cose andassero così: con quei dati curiosi che a pensarci fanno sorridere e che hanno il sapore un po' di coincidenza, un po' di beffa. Quel che è certo è che la prima del neo tecnico granata è stata estremamente positiva, e la sua nuova squadra è stata guidata nelle prestazioni e nelle marcature da due pilastri del suo predecessore: i fedelissimi di Mihajlovic inaugurano il ciclo di Mazzarri. Ironia della sorte.