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Raffaele Sergio: “Questo Toro come il mio? Siamo sulla buona strada”

Esclusiva TN: "I granata praticano il miglior calcio della serie A e sono la squadra più in forma del campionato"

Roberto Maccario

"Raffaele Sergio, ex difensore granata dal 1992 al 1994, ha vestito anche la maglia dell'Udinese dal 1995 al 1997. Per lui, con il Toro, la conquista della Coppa Italia 1993 sotto la sapiente guida di Mister Emiliano Mondonico.

"Raffaele Sergio, quando giocano Udinese e Torino il suo cuore è sempre diviso, non è vero?E' vero, perché sono state due esperienze bellissime. Solo chi indossa la maglia del Toro può capirne il significato. Mi rendo conto che si tratta di una frase già sentita dire migliaia di volte, e infatti all'inizio anche io ero scettico. Poi però mi sono accorto che è proprio così, e ho provato delle emozioni indescrivibili. A Udine invece ho centrato una storica qualificazione alla Coppa Uefa, e ho visto dal vivo una grande organizzazione calcistica, con alle spalle una grande cultura dello sport e una grande passione famigliare.

"A proposito del progetto Udinese: quest'anno, con Stramaccioni subentrato a Guidolin, c'è stata la fine di un ciclo. Come giudica l'operato del nuovo tecnico?Sicuramente non è una situazione facile, perché si è aperto un ciclo nuovo, con tanti nuovi giocatori. Tuttavia credo che si stia facendo una buona preparazione per il futuro.

"Il Torino invece sta andando molto bene: crede che i granata possano ritornare ai fasti dell'era Borsano, in cui giocava lei?Credo che la strada sia quella giusta, e che siamo molto vicini all'obiettivo. Ci sono dei giocatori validi e anche il calcio espresso è molto gradevole, forse il migliore in serie A. Il risultato viene sempre ricercato attraverso il gioco, e questa è una cosa importantissima.

"Che partita prevede per domenica pomeriggio al Friuli?Una gara molto equilibrata. Senza dubbio il Toro, che è la squadra più in forma del momento, cercherà di prendere in mano il pallino del gioco e di imporsi, ma l'Udinese farà di tutto per controbattere e non stare a guardare, pur vivendo un periodo non facile, testimoniato anche dall'ultima deludente sconfitta patita a Cesena.