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Rampanti: “Seconde squadre? Ottima occasione, ma i criteri sono senza senso”

Parola al mister / Il nostro Serino Rampanti analizza così i temi caldi della settimana: dalle seconde squadre, alla Primavera per finire al calciomercato

Lorenzo Bonansea

Come ogni settimana, abbiamo dato la “Parola al mister” Rosario “Serino” Rampanti, che ha parlato di diversi temi, soprattutto di giovanili e seconde squadre, tema caldo del dibattito calcistico, ma anche della prima squadra, del bilancio e del mercato che verrà.

Serino, bentornato sulle nostre colonne. Terminato il campionato, al centro della discussione calcistica ci sono le seconde squadre - che dal prossimo anno potrebbero comparire per la prima volta in Serie C.

Come principio secondo me sarebbe una soluzione importantissima, la vedo con molto favore: darebbe modo ai club che riescono a partecipare di avere più sottocontrollo i giocatori, gestirli direttamente e scansare anche il pericolo che il giocatore bravo andando fuori dall'ambiente si perda. Inoltre, crescerebbe il processo di "fidelizzazione" alla maglia dello stesso, e sarebbe molto importante anche per questo. Purtroppo, però, molti parametri sono secondo me senza senso...

Puoi spiegarci meglio?

Vedo che il Torino è stato conteggiato all'ottavo posto circa nella graduatoria. Ma su cosa si basa questo conteggio? E chi sono gli esperti che han deciso i parametri? In questo bando sono stati trascurati aspetti importanti, soprattutto due che devo essere basilari. Prima di tutto, non si può non prendere in considerazione la salute della società in ambito finanziario, e qua il Torino sarebbe nei primissimi posti; secondariamente, come si fa a non mettere tra i parametri il numero di titoli di un settore giovanile? Anche qui il Toro sarebbe in testa, ed è un aspetto fondamentale. Dovrebbe essere una voce principale di questo bando. Questo per dirti che secondo me l'Italia, anche in questo ambito, purtroppo ha mandato in Europa per scrivere le regole degli incompetenti, e questo è un discorso generale che mi fa molto arrabbiare. Per assurdo, tra i parametri non ci sono i titoli vinti dalla società, ma il numero di ragazzi convocati in selezioni giovanili, e non ha senso, visto che le convocazioni sono dettate da scelte tecniche dei CT, mentre i campionati vinti sono fatti oggettivi dietro al quale c'è un lavoro gigantesco. Non mi spiego davvero come si faccia a trascurare queste cose.

In effetti, è uno degli aspetti più criticati del bando diramato dalla federazione...

Per forza. Al limite, un parametro sensato sarebbe stato quello dei giocatori lanciati in Serie A da un vivaio, ma il discorso dei ragazzi convocati in Nazionale proprio non lo comprendo. Lì sta a discrezione anche dei Ct, può diventare un discorso politico ed è sbagliato. Perché il Torino non si fa rispettare su queste cose? In questo periodo si parla tanto di battere i pugni nei tavoli che contano e questo delle seconde squadre è un treno che il Torino non deve perdere. Il Filadelfia è stato costruito coi requisiti per giocare in Primavera, ma come posti a sedere - in caso di Serie C - non ci sarebbe nessun problema...

Veniamo alla Primavera. Cosa ne pensi della stagione granata?

Intanto mi ha fatto molto piacere la conferma di Bava, che ha lavorato egregiamente. Ha messo in campo anni e anni di esperienza uniti a motivazioni forti, passando da squadre di categorie inferiori ad una di Serie A. Si è vinto la Coppa Italia, e han lavorato tutti bene anche in campionato. Coppitelli? Devo ammettere che all'inizio della scorsa stagione mi domandavo come mai avessero preso uno di fuori, ma anche qui Bava ci ha azzeccato alla grande, capendo le motivazioni del tecnico  e mettendolo in condizione di lavorare. Seguendo la partita contro la Fiorentina al Fila ho visto dei miglioramenti della squadra e dei singoli davvero enormi da inizio anno. E se prima pensavo che ci fosse solo qualche giocatore interessante, ora sono convinto che ce ne sono di più di quelli che avevo visto prima.

I risultati raccolti dalla Primavera sono da applausi anche se si pensa che il Toro non dispone dei budget di altre società...

E qui il merito è soprattuto di Bava. Tornando a Coppitelli, era stato accolto con scetticismo anche dal sottoscritto, ma quando vedi la realtà ti ricredi, perché i fatti sono fatti. Ho visto migliorati singolarmente parecchi giocatori, a cui a questo punto ci credo e credo che possano arrivare. Il campionato quest'anno era più impegnativo, ma attenzione: quando fai qualsiasi percorso alla lunga le squadre più forti le incontri. E nelle categorie giovanili non bisogna farsi confondere dai nomi, guarda il Napoli o la Lazio... Quindi gira e rigira il campionato da questo punto di vista non è cambiato molto. Terminata la stagione della Primavera, comunque, restano in corsa ancora Under 17 e Berretti - quindi non si scherza. E se penso che tutte queste cose non vengono prese in considerazione per il bando delle seconde squadre mi arrabbio molto, lo trovo indecente.

Apriamo una parentesi sulla prima squadra. Pensi che il Toro abbia bisogno di una rivoluzione o di piccoli innesti?

Io credo che le linee guide Mazzarri l'abbia dettate e sono convinto che il Torino in questo momento disponga di un allenatore di prima fascia, e ora vedremo se la società riuscirà a soddisfare le richieste che sono state dettate secondo me con molto realismo, senza chiedere la luna ma in modo molto pratico. A questo punto c'è da aspettare e vedere cosa succederà. Vedo società più grandi che vogliono alcuni dei giocatori più importanti della rosa, e occorre vedere se il Toro riuscirà a tenere certi giocatori o se non si potrà resistere: e quando dico così non circoscrivo il discorso alla sola società, perché si sa benissimo che molto spesso queste scelte vengono dai giocatori e dalla prospettive di guadagno personale. Devi tenere chi è convinto, si è già pagata abbastanza questa cosa qui.

Un tuo commento, poi, sul bilancio economico 2017 del Torino. Ci sono i presupposti per una continua crescita anche in ambito sportivo?

Com'è stato dimostrato negli anni, il Toro piano piano si è irrobustito. Si è partiti senza giocatori di proprietà e adesso quella granata è una società che ha le spalle larghe sul piano finanziario. Piano piano è cresciuto anche il monte ingaggi e quindi con calma il Toro sarà in grado di potersi opporre ad altre squadre che magari possono invogliare i giocatori ad andarsene. Secondo me ci vuol molto equilibrio nell'analizzare le cose, oltre che molta calma. Da quando è rinata la società si è cresciuti, io sono fiducioso che con questo allenatore si possa fare il cambio di passo e salire più in alto. Aspettiamo la chiusura del mercato e vedremo cosa succede. Certo, capisco il tifoso preoccupato per alcuni pezzi pregiati come Sirigu, ma ricordiamo che è un portiere che giocava nel PSG ed è normale che ci siano interessi su di lui. E' stata una grande operazione prenderlo, così come quella per Milinkovic. Così come non mi stupiscono gli interessamenti altrui per Baselli: io lo stimo molto e tante società più in alto lo chiedono, secondo me il suo rendimento altalenante non è stato dovuto a situazioni tecniche ma ad altri fattori che non conosco, perché tecnicamente lui è un giocatore che può solo migliorare. Da fuori a volte non si capisce se un giocatore ha infortuni che lo limitano o altre cose che non possiamo sapere, di natura personale. Questo per dire che il Torino ha investito bene i propri soldi e ora deve cercare di tenere i migliori.