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Rampanti: “Chi si siede non raggiunge gli obiettivi”. E su Petrachi…

Parola al Mister / Serino analizza così i temi principali del momento granata dopo il pari di Firenze

Gianluca Sartori

Dalla performance abulica di Zaza al "Franchi" al futuro dei piani alti della dirigenza granata, passando per il fondamentale incrocio con la Sampdoria di mercoledì. Rosario Rampanti torna ad approfondire su Toro News i temi principali del momento del Torino, con le sue considerazioni come sempre lucide e mai banali.

Serino, quello di Firenze è un pari che soddisfa davvero poco il Torino, visti i successi delle concorrenti. 

"Considerato l'approccio negativo costato un gol, la mancanza di una pedina imprescindibile come Nkoulou e l'infortunio di un Falque che stava ingranando (vedi l'assist per Baselli) alla fine il pari uno se lo tiene. Però anche io mi aspettavo di più sotto il profilo della mentalità, della voglia di portare a casa il risultato. Questa la si nota se ci sono contrasti vinti, tiri, giocate in verticale. E invece si è visto poco di tutto questo. Eppure era un'occasione importante, anche perchè si affrontava una Fiorentina senza Chiesa". 

http://www.toronews.net/toro/rampanti-se-sbaglia-partita-anche-nkoulou-benedetta-sosta-per-le-nazionali/

Nel secondo tempo si poteva e doveva osare qualcosa in più. 

"Chiaro. Bastava creare qualche presupposto in più e la partita si poteva vincere. Il Toro ha latitato sul piano del gioco, ma in ogni caso servono giocatori con stimoli, che vogliano raggiungere dei traguardi: ho avuto l'impressione che qualcuno si sia "seduto". In questo modo gli obiettivi non si raggiungono. E poi io dico spesso che a questo Toro manca un giocatore in mezzo al campo con piedi e intelligenza tattica, che sappia dare i ritmi, capendo quando è il momento di gestire la palla e quando è il momento di accelerare".

Sirigu, con l'ennesima prestazione superlativa, ha evitato il peggio. Ma se il migliore è il portiere c'è qualcosa che non quadra. 

"Fare i complimenti a lui è scontato, è un portiere di caratura alta e lo si sapeva. C'è invece chi ha deluso un po', come Djidji, che schierato da centrale della difesa a tre ha palesato qualche difficoltà, e chi ha deluso molto..."

Ti riferisci per caso a Zaza?

"Purtroppo sì. La settimana scorsa lo avevo definito un dilemma. Purtroppo le cose non migliorano, anzi. Contro la Fiorentina ha perso dei palloni in modo irritante. E' sembrato non avesse cognizione di cosa deve fare un attaccante, o del fatto che prima di perdere un pallone bisogna "morire" sul campo. Nel finale ho contato quattro ripartenze pericolosissime della Fiorentina, una su palla persa da Rincon, e tre su palle perse da Zaza. Direi che questa situazione deve far preoccupare allenatore e società, e mi fermo qui". 

Ora c'è Torino-Sampdoria: una mancata vittoria sarebbe un mezzo verdetto?

"Il Torino deve vincere, ma mettiamoci in testa che sarà difficilissimo, un po' per la qualità della Sampdoria, un po' per altre difficoltà che ci sono. E' vero che torna Nkoulou, ma mancheranno Aina e forse Falque. Soprattutto le condizioni di quest'ultimo mi preoccupano. Sarebbe stato bello affrontare questa partita con tutti i giocatori a disposizione. Inoltre ci sono diversi diffidati. A volte si prendono ammonizioni evitabili, e alla fine le diffide pesano, perchè ti tolgono qualcosa a livello di tranquillità. Di sicuro, visto il ritmo che tengono Atalanta e Lazio, se il Torino non vince diventa dura parlare di Europa". 

http://www.toronews.net/toro/rampanti-un-bilancio-di-meta-stagione-nonostante-tutto-il-torino-e-li/

Infine, Serino, ti chiediamo un parere su alcune indiscrezioni che si sono diffuse ultimamente: anzitutto quella sul possibile ritorno di Ventura come direttore tecnico. 

"Mi sembra un'ipotesi davvero improbabile. Fare il direttore tecnico significa incidere su tutte le questioni tecniche, e Mazzarri non tollererebbe mai ingerenze di qualsiasi tipo. Quella di Ventura direttore tecnico potrebbe essere un'ipotesi nel caso ci fosse un allenatore giovane, allora sì. Ma con Mazzarri lo vedo francamente irrealizzabile, mi paiono notizie prive di fondamento. Bene ha fatto Cairo a smentirle, ma per me non ce n'era nemmeno il bisogno".

E riguardo alla possibile partenza di Petrachi?

""Questa ipotesi invece di fondamento potrebbe averne. Solo chi sta dentro una società e sa di politica aziendale sa quando i tempi di un'eventuale separazione sono maturi. Personalmente ritengo che un'eventuale partenza di Petrachi potrebbe essere verosimile per diverse ragioni. In primis mi viene da pensare che se tutte queste voci vengono diffuse c'è qualcuno che le diffonde. E' comprensibile dopo anni che possa essersi deteriorato il rapporto con Cairo e potrebbe essere altresì comprensibile che Petrachi possa avere necessità di nuovi stimoli dopo aver dato e ricevuto molto dal Torino. Poi credo che Cairo, se lo conosco, potrebbe avere già il sostituto in casa, cioè Massimo Bava, che dopo aver fatto tanta gavetta tra Dilettanti e Serie C è arrivato al Torino restituendo al settore giovanile il lustro che merita. Sarebbe un direttore alla prima esperienza in Serie A, come Riccardo Bigon nel Napoli che Mazzarri ha portato in Champions League. Insomma, potrebbe essere una congiunzione astrale favorevole..."