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Rampanti: “Non si fischiano mai i propri giocatori. Baselli? Esultanza sbagliata”

Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza Torino-Frosinone 3-2

Lorenzo Bonansea

"Il Toro ha centrato la seconda vittoria consecutiva dopo quella agguantata in extremis contro il Chievo, vincendo 3-2 contro il Frosinone, al termine di una gara pazza ed emozionante. Per analizzare al meglio gli spunti post-partita, abbiamo come di consueto dato la "Parola al Mister" Rosario Rampanti.

"Serino, una partita "pazza" quella tra granata e Frosinone.

"Io non la vedo così male come altri. Sono del parere che a fine campionato si conteranno i punti e si vedrà. Secondo me è un buon segno quando si vince pur senza raggiungere il massimo del gioco. Il futuro lo vedo positivo, anche perché bisogna analizzare bene le stiuazioni sfavorevoli, cercando di pensare a freddo prima di parlare. Analizzare bene i momenti della partita, il perché si è arrivati a certe situazioni, tenendo conto anche di quello che è successo da inizio campionato ad adesso. Non bisogna trascurare niente.

"Immagino che tu ti riferisca anche agli errori arbitrali.

"Anche, ma non solo. Gli elementi che bisogna tenere presente sono le partenze e gli arrivi, gli arbitraggi certamente, gli infortuni, il rendimento dei singoli e la situazione ambientale. Quando si hanno ben presente questi fattori, allora si può analizzare con maggiore freddezza e completezza, ricordandosi dell'ambientamento dei nuovi giocatori ma anche di un trend davvero negativo per quanto riguarda gli "infortuni" arbitrali. Negli ultimi anni non ricordo una serie di errori di questo tipo. Poi c'è il rendimento dei singoli: quando dei primattori rendono meno di quanto ci si aspetta, manca quella forza trainante. Ed infine l'ambiente: è da inizio anno che non vedo calore intorno alla squadra, e la quota abbonati è simbolica di questa freddezza. Si è un po' disillusi, ed è una disillusione che è arrivata prima dell'inizio del campionato, nonostante un mercato buono. Questo scoramento prematuro non c'era mai stato e sinceramente mi lascia un po' spiazzato.

"A questo proposito, molti sono rimasti sorpresi dei fischi di una parte del pubblico nonostante la vittoria.

"Mi ripeto: i fischi quando si vince non hanno senso. Non si è guardata la partita con oggettività: quando sei padrone della partita sul 2-0, e ti viene convalidato contro un gol come quello di Goldaniga... Si rimane quantomeno un attimo spiazzati. Poi è arrivato quell'errore in marcatura in area per il loro 2-2, e può immaginare cosa significa... Ma è proprio in quel momento che il tifoso deve sostenere la squadra, l'ho già detto: i fischi verso i giocatori della propria squadra non si fanno mai. Guardiamo anche all'estero, queste cose non accadono mai lì. E' mancanza di cultura sportiva.

"Personalmente, dallo stadio mi ha lasciato un po' spiazzato l'atteggiamento della squadra dopo il vantaggio di Rincon - nella seconda metà del primo tempo.

"La squadra ha rallentato un pochino, era padrona del campo e si sentiva di poterla giocare così. Però, anche qui: c'è sempre da analizzare il rendimento dei singoli. C'è qualcuno che va, e qualcuno che va meno. E la squadra ti può apparire deconcentrata per errori tecnici di certi giocatori, ma non è così. Questi malumori mi sembrano davvero esagerati. Se noi vogliamo che il futuro ci sorrida occorre assolutamente che ci si metta in testa che si possono riottenere successi solo si riesce a fare squadra tutti insieme, partendo dal tifoso. Il tifoso deve sostenere sempre, deve far parte di un blocco unico con squadra e società.

"Nelle passate interviste abbiamo parlato molto di Baselli. Venerdì è tornato al gol, con un'esultanza un po' polemica...

"Quando diciamo qualcosa su Baselli, lo abbiamo sempre fatto in senso costruttivo. Se ci legge, può anche servire da stimolo, da aiuto. Io sono sempre stato un grande estimatore del giocatore, ma ultimamente mi aveva deluso. Questo gol va bene, ma lui deve dare ancora di più. Non è che se fai un gol puoi permetterti di polemizzare, è stata profondamente sbagliata quella reazione. Non è un gol che risolve la cosa, ma deve servire per caricarti e dare di più. E' un ragazzo con grandi qualità, ma deve tirare fuori queste potenzialità- intravviste solo negli anni passati. Non so con chi polemizzasse, penso col pubblico. Non sono d'accordo con i fischi, ma non sono nemmeno d'accordo nel rispondere in questo modo. Certo, se Baselli e qualcuno altro tornassero quello che sono...

"Ti riferisci sicuramente a Belotti.

"La scorsa settimana mi ero permesso di auspicare una giornata di riposo per lui, perché secondo me quando si è dentro ad un problema a volte solamente con un passo indietro si riesce ad avere chiare le cose. Se sei in crisi e ti siedi una volta in panchina, ti può servire per osservare con più distacco e freddezza quello che avviene in campo. Non è per bocciare qualcuno, ma per far capire che realtà stai vivendo in quel momento. Io ricordo un altro Belotti con una rabbia e una voglia di arrivare pazzesca, non è solo questione di correre, ma di sapere correre bene. Bisogna aiutare i compagni nei momenti opportuni, e il gol poi ti viene da solo. Ma se non giochi per la squadra e cerchi solo il gol, la cosa diventa davvero negativa. Deve riuscire a calarsi nei collegamenti dei compagni.

"Altra prova convincente, invece, di Zaza.

"A Zaza ha fatto bene l'attesa, e Mazzarri lo sta gestendo al meglio. Zaza mette in campo un dispendio di energie molto importante, andando ad attaccare gli avversari con incredibile continuità. E' bello da vedere, ma forse a volte esagera un po' - eccede un po' in questi scatti, perché lo fa anche quando non ha l'accompagnamento dei compagni e serve poco. Contro il Frosinone, ha dimostrato di essere un giocatore importante per questo Toro. Deve battere il ferro finché è caldo.

"La partita è stata decisa da un super gol di Berenguer, un altro che si sta confermando in buona forma.

"Su Berenguer mi sono espresso di recente. Intanto, mi piace molto come si pone anche fuori dal campo, con naturalezza e un pizzico di timidezza. Di lì capisci che è una persona "normale", umanamente parlando. Speriamo rimanga con i piedi per terra perché può diventare importante per il Torino futuro. E qui bisogna spendere due parole per chi ha voluto e portato a casa questo ragazzo, ma soprattutto per chi lo ha impostato in questo ruolo, ovvero Mazzarri - che ha capito le sue potenzialità in entrambe le fasi. Come ha fatto con Parigini, tra l'altro. Berenguer non ha fatto solo un gol, ma anche ripiegamenti importanti dietro. Sta imparando anche a difendere, è un giocatore a cui sarà difficile togliere il posto in questo momento.

"La partita è cambiata dopo l'ingresso in campo di Parigini.

"Parigini sta confermando quello che già dicevamo. Ha il cambio di passo, sta facendo bene. Con Berenguer dà velocità negli esterni, e a centrocampo ci si aspetta che facciano lo stesso anche Baselli e Soriano da mezzale. Guardando la classifica e pensando a cosa è successo, non si deve essere pessimisti ma realisti. Tu pensa che una squadra che ha avuto tanti favori (che è la Fiorentina) è lì ad un punto. Tra l'altro, ti sei mai chiesto perché la viola ha avuto tutti questi favori arbitrali?

http://www.toronews.net/toro/torino-rispetto-allanno-scorso-hai-un-punto-in-meno-ma-il-calendario/

"Tra le varie critiche mosse dai tifosi, molte riguardano Mazzarri. Al di là dell'aspetto tecnico-tattico, c'è da dire che forse può migliorare come comunicatore...

"Io sono d'accordo con lo sfogo di Mazzarri, lo sono sempre stato e lo sono a maggior ragione adesso. Mazzarri non è amato? Perché non è un imbonitore, non è un venditore di fumo. E' uno pratico, di sostanza. Sulle critiche dei tifosi, mi viene in mente un episodio. Quando facevo l'allenatore, mi ricordo che a fine pasto si prendeva la crostata per integrare il pasto dei calciatori con i carboidrati. Bastava che uno dicesse che quella crostata non era buona e tutti quanti gli andavano dietro. Non ti dico altro. Nella vita bisogna sforzarsi di ragionare e pensare senza farsi influenzare, avendo la giusta dose di personalità e non seguire il gregge.

"Serino, adesso ci si ferma per la sosta delle Nazionali. E' il momento giusto?

"Secondo me quando il ferro è caldo va battuto. Non è il momento più giusto per fermarsi, sarebbe stato meglio avere continuità. Era un momento in cui continuare a giocare, si è vinto ed è rimasto un certo malumore, e quindi ci sono anche motivazioni in più. Questi fattori caldi ti avrebbero aiutato ad affrontare al meglio la partita. Adesso invece questi elementi possono decantare, ma spero si mantenga la dovuta rabbia e la dovuta cattiveria sportiva fino a dopo la sosta, per arrivare alla prossima partita tra due settimane con concentrazione. E ripeto ancora: le squadre sotto sono da battere, e per ora si è fatto. Dopo Bologna, Fiorentina e Sampdoria si potrà iniziare a dare giudizi più sensati anche sulla classifica.