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Rampanti: “Toro trattato con iniquità, ora basta. Zaza? Prima l’uomo, poi il giocatore”

Rampanti: “Toro trattato con iniquità, ora basta. Zaza? Prima l’uomo, poi il giocatore”

Parola al Mister / Serino analizza così i temi in casa Toro dopo Torino-Cagliari

Gianluca Sartori

Tanta carne al fuoco dopo Torino-Cagliari, con la partita dello stadio Olimpico-Grande Torino che ha lasciato dietro di sì uno strascico di polemiche importante. Così parliamo di quanto accaduto con Serino Rampanti, che con la sua consueta lucidità analizza i temi del momento in casa Toro.

Serino, come leggi la partita? Toro danneggiato o incapace di vincere per demeriti propri?

"Direi più la prima. Per l'ennesima volta il Torino è stato danneggiato dalla direzione arbitrale. E' un discorso che mi sembra sia partito dalla prima giornata, con quel fallo non visto su Falque. Già lì bisognava probabilmente protestare e farlo notare con più vigore di quanto non sia stato fatto. Questa differenza di trattamento tra il Torino e le altre squadre deve finire. Bene ha fatto la società a prendere posizione chiaramente, anzi, dovrebbe protestare ancora di più".

Il presidente Cairo si è fatto sentire, subito dopo la partita e poi anche in serata, in televisione.

"Se il Toro avesse ricevuto dagli arbitri un trattamento equanime, sarebbe forse tra le prime quattro della classifica. Normale che sia contrariato per quello che sta succedendo. E' il primo ad essere arrabbiato, chi pensa che un presidente non tenga alla sua squadra non sa di cosa si stia parlando; in ballo ci sono soldi ma soprattutto l'orgoglio. Il suo è stato lo sfogo di un presidente che ci tiene, i tifosi ne siano consapevoli".

E poi c'è stata la clamorosa protesta di Mazzarri, che ha abbandonato il campo di sua spontanea volontà per poi essere allontanato anche dall'arbitro.

"Quanto è successo farebbe perdere la pazienza anche a un santo. Trovo che sia stato un comportamento comprensibile, mettendomi nei suoi panni".

http://www.toronews.net/toro/rampanti-zaza-nel-toro-dei-miei-tempi-ci-avrebbe-pensato-ferrini/

Quanto l'espulsione di Zaza ha cambiato la partita? Tra l'altro la settimana scorsa avevi previsto il rischio di un rosso per lui...

"Purtroppo ci ho azzeccato, e dire che speravo di lanciare un allarme. Vedi, io sono cresciuto al Filadelfia con grandi maestri di calcio. Che mi hanno insegnato le regole non scritte del calcio. Tra queste, ad esempio, c'è quella di non deridere l'avversario. E quella di non sottolineare mai un errore dell'arbitro perchè potrebbe fartela pagare, specie se accompagni il tutto con insulti. Se ciò accade non si può pretendere che non prenda provvedimenti. Su Zaza, fammi aggiungere un'altra cosa".

Prego. 

"Avrei valutato con più calma e più a fondo il suo profilo prima di spendere 14 milioni per acquistarlo. Seguendo la regola "prima la persona, poi il giocatore" sono state costruite le migliori squadre della storia del Toro. Prima di acquistare un giocatore, va seguito per mesi. Dentro il campo, per come gioca, come tocca la palla, come si muove, quanto si spende per i compagni. E poi fuori dal campo, per come si comporta. Non è il caso di Zaza, ma mi viene in mente la vicenda di Nainggolan all'Inter, comprato per molti milioni e poi messo fuori squadra per un periodo a causa di comportamenti poco professionali. Tornando a noi, credo che investire di più e meglio sull'apparato di scouting a volte permette di risparmiare cifre importanti". 

Nel Toro senza Belotti e Falque, come giudichi le prove di Berenguer, Parigini e dell'esordiente Damascan?

"Non mi sono dispiaciuti, anzi. Anche il giovane Damascan ha giocato in modo intelligente, ha toccato pochi palloni facendo le cose semplici, come deve fare chi entra in campo per la prima volta. E Berenguer e Parigini mi sembra abbiano avuto buone iniziative". 

In settimana c'era anche stata la finale persa dalla Primavera contro la Fiorentina, cosa ne pensi?

"E' un peccato per come è andata. Provo a portare il mio parere di persona che con la Primavera del Torino ha vinto quattro Scudetti (due da giocatore e due da allenatore, in quattro anni di gestione). Credo che l'infortunio di Millico abbia influito, però una squadra forte deve anche saper fare a meno del suo pezzo forte se viene a mancare. E poi mi pare che alcuni giocatori arrivati a gennaio non stiano rendendo come ci si aspettava".

Tornando alla prima squadra, quanto diventa importante a questo punto la partita di Genova col Genoa?

"Diventa determinante. Credo che i Grifoni avranno qualche defezione, tra infortunati e squalificati. Ogni partita a questo punto del campionato è pesantissima e servirà andare a Marassi per vincere e basta, giocando con personalità dal primo minuto. Il Genoa ha speso molte energie per il derby e potrebbe risentirne, il Toro dovrà dare il meglio e portare a casa tre punti. Spero possa rientrare presto Iago Falque. Quest'anno sono mancati i suoi gol, visto che ne ha segnati 12 nelle prime due stagioni al Torino. Senza il suo solito apporto, e senza quello di Zaza, trovo che per il Torino sia un buon risultato essere a 50 punti a questo punto del campionato".

Infine so che hai un pensiero per concludere. 

"Complimenti a Lorenzo De Silvestri per la laurea, risultato che gli fa onore, sono ben pochi i calciatori in A che ci riescono. E ovviamente auguri di pronta guarigione per l'infortunio al naso".