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Rincon cuore Toro: corre più di tutti, Mazzarri non ci rinuncia

Focus on / Ad eccezione del match contro l'Udinese, El General è sempre partito dal 1'

Marco De Rito

Ormai è una certezza. Tomas Rincon nel Torino è un elemento imprenscindibile a cui Walter Mazzarri non riesce a fare a meno. Eccezionalmente contro l'Udinese il venezuelano è rimasto in panchina, ma nelle altre gare è sempre partito dal 1' e ha giocato sino alla fine, solamente contro la Roma è uscito all'86'. Anche contro la Fiorentina si è confermato, mettendosi in mostra e confermando il suo grande momento. Ha recuperato una grande quantità di palloni ma soprattutto  si è sacrificato rendendosi disponibile ad aiutare la squadra a rimanere alta nella metà campo della Fiorentina.

"CONTRO LA FIORENTINA - In alcune occasioni contro la Viola ha provato a sfoggiare il suo destro ma è stato murato dalla difesa viola. El General ha comunque raggiunto quota due reti questa stagione. E' andato in gol contro il Cosenza in Coppa Italia e contro il Frosinone, risultando decisivo. Solo due le reti segnate dal centrocampista, ma si tratta già di uno dei suoi migliori score da quando è arrivato in Italia. A Genova Tomas ha messo a segno tre reti in altrettante stagioni. Con il Toro, invece, l’anno scorso segnò due reti.

"L'IDEALE PER MAZZARRI - Anche se non è tra i più concreti in zona gol, ma è comprensibile considerando il ruolo che ricopre, si tratta di uno dei granata più grintosi. Lo testimoniano in chilometri percorsi in questo campionato: con una media di 10.871 km. E' il granata che ha corso di più in questo inizio stagione. Anche per questo Mazzarri lo ritiene importantissimo per gli equilibri del suo gioco. Il tecnico al centro della mediana desidera giocatori robusti e rocciosi, bravi in fase d'interdizione, in modo da bloccare sul nascere gli attacchi avversari. Che siano più di strappo che costruzione. Rincon risponde sicuramente a questo identikit e già dalla scorsa stagione è stato individuato come uno degli elementi di cui Mazzarri difficilmente riesce a fare a meno, non solo per la fase d'interdizione ma anche in fase d'impostazione cerca di dare il suo contributo. Quest'anno è cambiato molto dal punto di vista del gioco ma il classe 1988 rimane un punto fermo.