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Roma-Torino 3-0: Mazzarri, un cambio discutibile e la mancanza di un piano B

Il confronto tra allenatori / La sostituzione di Iago Falque ha sorpreso molti. Di Francesco cambia posizione a Nainggolan e vince

Marco Notaro

Ieri allo Stadio Olimpico si è giocata Roma-Torino, match valido per la 28esima giornata di Serie A. I granata escono sconfitti per 3 a 0 dai giallorossi, nonostante siano stati in grado di mettere in difficoltà in più occasioni i padroni di casa nel primo tempo. Una sconfitta che pesa tantissimo per le ambizioni del Toro, le cui speranze di raggiungere l'obiettivo europeo rimangono ormai aggrappate ad un filo. Limitatamente alla partita dell'Olimpico, qualche dubbio hanno lasciato le mosse di Mazzarri, che comunque difficilmente può essere ritenuto il principale responsabile del recente andamento negativo della squadra.

"BUON INIZIO - Dopo il commovente minuto di silenzio dedicato alla scomparsa del capitano della Fiorentina Davide Astori, ex anche della Roma, Maresca fischia l'inizio della gara ed è sorprendentemente il Torino ad iniziare molto meglio. Mazzarri prepara bene il piano per la partita e sarebbero proprio i granata a meritare molto di più nel primo tempo, se non fosse per una superba parata di Alisson. Il Toro imposta il match tenendo basso il baricentro della squadra per lanciare gli esterni in velocità in campo aperto e sfruttare in questo modo l'inserimento offensivo delle mezzali. Le ali granata vengono imbeccate da lanci lunghi provenienti dalle retrovie volti a eludere il pressing avversario a centrocampo. Buoni sono infatti gli inserimenti di Baselli che, costringe la Roma a difendersi bassa e ad avere maggiore difficoltà nel ribaltare rapidamente l'azione. Dopo un ottimo primo tempo in cui la Roma va in netta difficoltà, Di Francesco opera un cambio che, a fine gara si rivelerà decisivo, alzando Nainggolan sulla trequarti passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1.

"MANCA UN PIANO B - Con il belga più vicino alla punta centrale Schick, la Roma cambia marcia ed alla fine sarà proprio il numero 4 a fornire due assist decisivi ai compagni. Fonte importante del gioco di Di Francesco nel secondo tempo sono stati anche i due terzini, FlorenziKolarov che scappano da tutte le parti ai difensori granata incapaci di tamponare le loro sgroppate sulla fascia. Così al 56' minuto, proprio grazie ad un cross del numero 24 giallorosso, Manolas stacca indisturbato in area di rigore portando in vantaggio la squadra capitolina. Da lì in poi al Toro viene a mancare evidentemente un piano B per la situazione di svantaggio che, probabilmente avrebbe dovuto essere previsto da Mazzarri. Al di là della mancata reazione mentale, la squadra sembra perdere ogni riferimento e non avere idee chiare nel momento in cui è chiamata a fare la partita.

"QUEL CAMBIO... - Non solo: il tecnico livornese non riesce ad incidere con i propri cambi. Anzi resta discutibile la sostituzione al 23' della ripresa di Iago Falque, che nel primo tempo era stato il migliore tra i granata. Niang non entra bene in gara, forse anche condizionato dalla mascherina e dall'operazione al naso subita in questa settimana. Edera, invece, viene inserito per Acquah solo all'80', quando il risultato già era sul 2-0: un cambio che probabilmente sarebbe dovuto arrivare prima, visto che a dieci minuti dal termine non è servito a molto. Di Francesco dunque azzecca le mosse nel secondo tempo vincendo il confronto con Mazzarri, che - oltre a pagare un difetto di personalità della squadra - con le sue scelte non riesce a sovvertire l'andamento della gara, che pure era stata preparata con efficacia.