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Serie A: aumentano i gol sulle punizioni, ma il Toro non ne segna neanche uno

Approfondimento / La squadra necessita di un giocatore abile a battere i calci da fermo: a dirlo sono le statistiche. In generale è Pjanic il Re della stagione 2015-16

Raffaele Lima

"In questa stagione, in Serie A, sono stati siglati ben 979 reti, numero assai minore se confrontato a quello dello scarso anno, quando i giocatori della penisola hanno realizzato invece 1024 gol. Ma se da questo punto di vista c'è stata una netta involuzione, non si può dire altrettanto delle reti siglate da calcio di punizione diretto, le quali sono aumentate (24 nella passata stagione, 31 quest'anno), nonostante il calcio italiano abbia detto addio ad uno dei maestri delle punizioni: Andrea Pirlo, il quale, al momento, sta mostrando la sua straordinaria "maledetta" in giro per la MLS.

"In Italia, il "nuovo Maestro" sembra essere un giocatore della capitale: Pjanic. Il bosniaco, in questa stagione, ha mostrato all'intero palcoscenico calcistico le sue ottime abilità balistiche su calcio di punizione diretto. Non a caso, la Roma si è piazzata al primo posto nella speciale classifica delle squadre che hanno segnato di più in tal modo.

"Analizzando le statistiche, poi, si nota come molte squadre  - nonostante abbiano delle abili torri - non siano riuscite ad incidere sulle palle inattive, a causa delle mancanza di un vero e proprio tiratore (o crossatore) scelto. L'Hellas ad esempio è migliorata sotto questo profilo, nonostante la retrocessione e anche il Sassuolo lavorando su questo particolare fattore è riuscito ad alzare ulteriormente l'asticella.

 La tabella dei gol messi a segno direttamente su punizione nelle ultime due stagioni

La tabella dei gol messi a segno direttamente su punizione nelle ultime due stagioni

"Dall'altro vertice della classifica invece si trova il Torino di Ventura, il quale non è riuscito a siglare nemmeno una rete direttamente su punizione e - a detta dello stesso allenatore - più in generale ha faticato eccessivamente a punire l'avversario su palla inattiva.

"Questa particolare classifica sottolinea anche il fatto che ai granata manchi un giocatore capace di calciare bene da fermo. Un ottimo calciatore con queste qualità era stato richiesto già ad inizio anno e Avelar sembrava essere il profilo giusto, ma la sorte lo ha vinto e il Torino è rimasto senza materiale umano capace di sfruttare al massimo ogni minimo corner e le punizioni dirette.

"L'ex Cagliari poteva essere fondamentale da questo punto di vista, essendo anche un abile rigorista. Il futuro allenatore del Toro, se cambierà modulo, dovrà acquistare proprio un giocatore che sappia sfruttare questi palloni, i quali, si spera, potranno essere d'ausilio dal punto di vista realizzativo del club.