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Coppa Italia, nell’era Cairo tanti scivoloni e ben pochi exploit

Redazione Toro News

Da qui in poi, i granata collezionano figuracce: nel 2009/2010 il Toro di Colantuono esce al terzo turno contro il Livorno, mentre nella stagione 2010/2011 arriva fino al quarto turno e viene sbattuto fuori dal Bari di Ventura. Quella, sarà la stagione dei fallimenti granata, con Larda in panchina. Non va meglio, però, nella prima stagione di Ventura: ancora granata fuori al quarto turno, battuti 1-0 dal Siena. Siena, che si confermerà bestia nera di Coppa anche nella stagione 2012/2013, eliminando i granata sempre al quarto turno, questa volta per 2-0. Clamorosamente, non va meglio a quello che diventerà il Toro europeo di Giampiero Ventura, nel 2013/2014: i granata, infatti, escono dalla Coppa al terzo turno, battuti 1-2 dal Pescara in casa: vano il gol (il primo in granata per lui!) d’Immobile. L’anno successivo (2014/2015), avendo terminato il campionato precedente al settimo posto, il Torino parte direttamente dagli ottavi - e lì si ferma, eliminato per 1-3 dalla Lazio. Non va molto meglio nel 2015/2016, soprattutto per la figuraccia finale: i granata arrivano agli ottavi dopo aver eliminato Pescara e Cesena, ma contro la Juventus - pur schierando molti titolari - perdono 4-0 ed escono con la coda tra le gambe dalla competizione, un’altra volta agli ottavi. Ottavi “maledetti” per il Toro anche nella scorsa stagione, la 2016/2017: a San Siro il Toro sfida il Milan, andando anche in vantaggio con Belotti, ma crollando nella ripresa sotto i colpi di Kucka e Bonaventura.

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