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Torino: 2 Settembre 2005 – 2 Settembre 2016, 11 anni di presidenza Cairo

Undici anni fa Cairo è diventato presidente del Torino, chi avrebbe mai pensato che sarebbe diventato uno dei presidenti più longevi della storia granata?

Redazione Toro News

"LA SVOLTA: VENTURA – Dopo delle stagioni deludenti nel campionato cadetto, il presidente del Torino – fino ad allora noto “mangia allenatori”- decise di affidare la squadra a un tecnico esperto e navigato, Giampiero Ventura. Con l'allenatore genovese arrivò la svolta per la società, infatti Cairo mise da parte i nomi altisonanti decidendo di attuare una politica molto più oculata, acquistando giocatori giovani e molto più funzionali al progetto. Questa nuova scelta ha portato ottimi risultati e spinto i granata dalla promozione in Serie A fino agli ottavi di finale di Europa League. Oggi il presidente granata è uno dei più grandi imprenditori nel settore dell'editoria – negli ultimi anni è arrivato a capo prima di La7 e poi di RCS - e il Torino è tornato ad essere un'importante realtà del calcio italiano. Tutto ciò fa capire come il presidente Cairo abbia riportato il Torino ad essere una società stabile con una dimensione interessante, e a sua volta abbia ricevuto dal Torino una bella spinta a livello di notorietà e immagine.

"IL TORO OGGI – Dopo cinque stagioni le strade di Cairo e Ventura si sono separate, con quest'ultimo che è diventato il commissario tecnico della nazionale italiana. Il posto del tecnico genovese è stato preso da Sinisa Mihajlovic, ma nonostante la separazione dal suo più fido collaborare, il presidente del Torino sembra aver imparato dal passato. Quest'estate è stato artefice di una campagna acquisti molto importante dove sono partiti per diversi motivi tre giocatori fondamentali nello scacchiere granata, come Glik, Peres e Maksimovic; ma ne sono arrivati altrettanti importanti come Ljajic, Iago Falque e Valdifiori, senza dimenticare il colpo ad effetto Hart. La squadra da questa campagna acquisti è uscita molto rafforzata a centrocampo – dove finalmente è arrivato un regista- e in attacco. Il reparto arretrato invece sulla carta si è indebolito rispetto alla scorsa stagione ma la squadra sembra ugualmente poter competere per una posizione che possa valere l'Europa League; inoltre non è da dimenticare che grazie alle cessioni di Peres e Maksimovic, il Torino avrà un tesoretto di circa 40 milioni da investire nella prossima stagione per acquistare e trattenere giocatori di grande spessore. Il presidente Cairo ha ormai trovato da anni il modo di ottenere plusvalenze importanti di anno in anno senza mai indebolire davvero la squadra: ora, la sfida del secondo decennio dell'era Cairo è invece quella di alzare l'asticella delle ambizioni, assestandosi in pianta stabile tra le prime sei/otto squadre del campionato italiano. 

Daniele Delbene