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Torino, a Bormio una certezza: si riparte dalla colonna vertebrale

Da Bormio / Nkoulou, Rincon, Iago Falque e Belotti: il Torino riparte dai suoi punti fermi

Gianluca Sartori

"Secondo giorno, seconda mattinata di lavoro per il Torino. Una mattinata intensa, cominciata intorno alle 9.30, che ha visto gli uomini di Walter Mazzarri svolgere una prima parte di lavoro tecnico-tattico, rigorosamente alternato all'immancabile preparazione di stampo atletico e aerobico.

"VOLTI NUOVI - Si continua a lavorare sull'onda lunga di quanto visto ieri: prove di 3-5-1-1 con la squadra che sta cercando di assimilare con il passare delle ore i dettami tattici proposti dal mister di San Vincenzo. Primo allenamento per Soualiho Meite, impiegato al momento nel ruolo di mezz'ala sinistra in staffetta con Lukic. Buoni i segnali lanciati dall'ultimo arrivato, accolto al meglio dai compagni e aiutato dagli assistenti e dai tanti giocatori francofoni a comprendere al meglio le richieste dell'allenatore.

"CERTEZZE - Oltre ai volti nuovi però, l'allenamento odierno ha messo in evidenza quello che è più di un indizio proiettandoci alla prossima stagione: Mazzarri riparte dalla sua colonna vertebrale. Nkoulou, Rincon, Iago Falque e Belotti: sono loro la colonna portante del 3-5-1-1 pensato e provato in questi giorni dal tecnico toscano. Insomma, il Torino i propri punti di forza li ha già in casa. Nkoulou, rispetto alla scorsa stagione in cui giocava sul centro-destra, avrà probabilmente il ruolo di far partire la manovra dalle retrovie (una sorta di regista difensivo); Rincon al momento è valutato da Mazzarri ancora come perno centrale del centrocampo, ruolo in cui garantisce forza fisica e dinamismo ma non visione di gioco e geometrie; Falque potrebbe essere utilizzato da seconda punta, ruolo che ha già detto di gradire molto e che lo può avvicinare maggiormente alla porta rispetto alla sua classica posizione di esterno destro; l'unica punta è Belotti, che dovrà essere bravo a agire da punto di riferimento offensivo accantonando almeno in parte la sua propensione ad aiutare i compagni in fase difensiva. Ecco qual è la vera "colonna vertebrale" della squadra (la fotografia è molto eloquente a tal proposito), al momento: Mazzarri non riparte da zero, ma si basa sul lavoro della scorsa stagione e sui giocatori che gli hanno dato maggiori certezze.