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Torino al top per passaggi in Serie A, ma nella nuova stagione si cerca più profondità

Il dato / I granata nell'élite nazionale per suggerimenti completati, ma in difficoltà quando si tratta di rifinire nell'ultima annata

Redazione Toro News

"Bovo-Glik-Moretti-Glik-Bovo. Un mantra che con interpreti diversi ha accompagnato il Torino negli ultimi quattro anni di guida Ventura. Lo scopo è chiaro e ampiamente sviscerato: permettere alla squadra di mantenere il controllo del pallone nell'attesa dell'aprirsi dei giusti varchi nella difesa avversaria, da pungere poi rapidamente in profondità. Una ricetta che ha sempre sostenuto il Torino nelle stagioni precedenti, ma che nell'ultima ha messo in mostra una serie di difetti che non hanno permesso alla squadra granata di essere incisiva lungo gran parte della stagione.

"A dir la verità, la prima parte dell'azione si è spesso sviluppata nel migliore dei modi, con i granata quasi sempre capaci di eludere il pressing avversario e abili ad evitare rischi nella propria metà campo: lo dimostra il fatto che Kamil Glik è il primo difensore in Italia per passaggi completati (88.9%), e anche i suoi compagni viaggiano a ottime medie (Moretti 87.5%, Maksimovic 84%, Bovo 83.5%). In sostanza, la circolazione palla ha funzionato adeguatamente nelle retrovie. I problemi maggiori si sono riscontrati una volta che la squadra di Ventura ha provato ad accelerare l'azione: i passaggi chiave creati dai granata li collocano all'undicesimo posto in Serie A (9.5, in cima c'è il Napoli a 13.4).

"Insomma, una difficoltà evidente nel generare palle gol che possano finalizzare la mole di gioco costruita che, senza incisività offensiva, risulta così inevitabilmente fine a se stessa. L'obiettivo del nuovo corso di Mihajlovic sarà quello di accelerare il gioco granata, rischiando magari qualcosa di più in fase di impostazione, ma aumentando la possibilità di creare occasioni pericolose una volta arrivati nelle zone del campo nevralgiche. La svolta partirà certamente dal modulo, con il ritorno alla difesa a 4, ma molto dipenderà dai singoli e da come il nuovo tecnico deciderà di disporli: l'obiettivo è quello di snellire la manovra, predicando un gioco più essenziale ma più efficace. Una delle tante nuove sfide che Mihajlovic dovrà affrontare a capo del Toro.