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Torino-Atalanta: limite dell’area da blindare, disinnescare i lanci lunghi

Temi tattici / La Dea non ricerca il possesso palla, ma punta tutto sugli esterni: attenzione doppia sulla corsia sinistra. Pericolo traversoni

Federico Bosio

"Il Torino di Ventura si appresta ad affrontare l’Atalanta di Reja , squadra ostica e compatta, in una sfida che mette in palio punti determinanti per il proseguo della stagione di entrambe le formazioni: la conoscenza tattica dell’avversario potrebbe come spesso accade fare la differenza per questo incontro, sfruttando i punti deboli degli avversari o rimarcando le proprie propensioni. Proprio in quest’ottica, analizzando le ultime cinque sfide dei bergamaschi, emergono statistiche importanti per quanto riguarda l’atteggiamento in campo degli uomini di Reja; le sfide prese in considerazione sono il pareggio con il Carpi, le sconfitte con Juventus e Lazio e le vittorie contro Bologna e Milan.

 Edi Reja, la sua Atalanta non ricerca il possesso palla prolungato

"Da questi incontri emerge subito la bassa propensione nerazzurra al possesso palla: 47,4% quello medio, non di certo una squadra che cerca il palleggio prolungato quanto invece una formazione propensa al lancio lungo, sono infatti addirittura 100 precisi quelli effettuati in questi ultimi cinque scontri. Un’arma della quale le Dea sembra servirsi con costanza è la ricerca del colpo di testa nelle diverse varianti possibili: sono 35 i calci d’angolo guadagnati nelle ultime cinque, mentre i traversoni effettuati ammontano addirittura a 50, sintomo di una ricerca sistematica del gioco allargato sulle fasce per poi crossare la palla a centro area. Proprio a proposito delle corsie laterali, il Torino dovrà essere bravo a blindare quella destra: i bergamaschi prediligono infatti la fascia sinistra, dalla quale sono arrivati ben 58 attacchi a fronte dei 42 portati dalla fascia destra e dei 38 attraverso percussioni centrali.

 Gomez-Diamanti: i bergamaschi puntano tutto sugli esterni offensivi

"Questa importanza delle fasce è testimoniata anche dal modulo di riferimento nerazzurro: il 4-3-3 volto ad innescare gli esterni offensivi; nelle ultime cinque solamente in un’occasione Reja ha cambiato la disposizione tattica dei suoi uomini in campo, schierandoli con un 3-5-2 contro la Juventus. 141 i palloni persi a centrocampo, mentre sono 92 quelli recuperati: Glik e compagni potrebbero approfittare di qualche passaggio impreciso o leziosità eccessiva da parte degli avversari nella zona mediana. Un dato interessante per quanto riguarda i prossimi avversari del Torino è poi la ricerca della rete da fuori area: nelle solite ultime cinque sono 38 i tiri totali effettuati dall’Atalanta (dei quali solamente 20 hanno centrato lo specchio della porta) ma ben 22 sono arrivati dall’esternodell’area di rigore, che dunque i ragazzi di Ventura dovranno presidiare adeguatamente non concedendo occasioni al limite.

 Torino-Atalanta: sarà fondamentale blindare fascia destra e limite dell'area

"Per quanto riguarda il pressing invece, i nerazzurri hanno ultimamente portato un baricentro medio di 50,54 dunque all’altezza della linea di centrocampo: sembrano essere una formazione che tiene bene il campo e che dunque non tende a subire gli avversari e schiacciarsi al limite della propria area ma nemmeno ad imporre più di tanto il proprio gioco nella metà campo avversaria. Dati contrastanti invece per quanto riguarda la larghezza tenuta: quella media è di 27,22 ma la distanza tra gli esterni sembra variare da sfida a sfida (contro il Carpi solamente 21,19 mentre contro la Lazio addirittura 30,92) La lunghezza media è invece di 26,3. Il Torino si appresta ad affrontare un’Atalanta tatticamente organizzata: blindare l’out di destra ed il limite dell’area di rigore potrebbero essere due ottimi punti di partenza per evitare eccessivi pericoli.