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Belotti e quelle riflessioni sul futuro senza nominare il Toro

Focus On / Dopo una stagione difficile il Gallo punta a fare il salto di qualità e diventare un leader, cosa che quest'anno non gli è riuscita spesso

Marco Notaro

Tutti sotto esame: con l’obiettivo del settimo posto ormai lontano, il Toro – per stessa ammissione di Mazzarri, l’allenatore, e di Cairo, il presidente – utilizzerà le partite che restano nella stagione per valutare i calciatori attualmente a disposizione e decidere sulla loro permanenza. Andiamo, quindi, ad analizzare singolarmente le posizioni dei vari elementi della rosa del Torino: impossibile dire con certezza, oggi, quale sarà il loro futuro, possibile invece evidenziare quali sono le premesse.

"A cinque giorni dalla fondamentale gara di Cagliari, il Toro torna a lavorare ancora privo dei Nazionali. Mazzarri e la dirigenza analizzeranno, in quest'ultima parte di campionato, i giocatori per capire con chi poter intraprendere un nuovo percorso. Tra i top player granata che hanno deluso le aspettative quest'anno c'è sicuramente Andrea Belotti. Il bomber e capitano del club non ha avuto una grande annata per più motivi, fra i quali: gli infortuni che ne hanno condizionato la tenuta atletica; la durissima sconfitta dell'Italia nello spareggio valido per le qualificazioni ai Mondiali, che ha condizionato mentalmente e psicologicamente il giocatore che avrebbe potuto fare così il suo esordio in una competizione internazionale; e, infine, una squadra che probabilmente non lo ha assistito e aiutato come avrebbe dovuto.

"RESPONSABILE - Belotti è intervenuto dal ritiro della nazionale, ai microfoni de "La Domenica Sportiva", e dalle sue parole traspare certo una solida maturità. Il capitano granata è consapevole del fatto che questa stagione non sia stata esaltante ed ha ammesso di dover fare ancora il salto di qualità per diventare un vero leader. Al di là della scarsa prolificità, che spesso ha i suoi alti e bassi, il Toro avrebbe avuto bisogno di un Gallo con un piglio diverso: quando la squadra ha avuto difficoltà, poche volte ha preso in campo l'iniziativa, trasmettendo ai compagni voglia di rivalsa. Qualcosa di accettabile, comunque, vista la ancor giovane età. Detto ciò, Belotti sta avendo il coraggio di metterci la faccia, come si suol dire, in questo periodo negativo: dopo la sconfitta con l'Hellas Verona si è presentato in zona mista a parlare con i giornalisti, mentre dopo la batosta interna con la Fiorentina è andato sotto la curva a prendersi fischi e insulti insieme a pochi altri.

 MANCHESTER, ENGLAND - MARCH 25: Andrea Belotti of Italy looks on during a training session at Manchester City Football Academy on March 25, 2018 in Manchester, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

"I DUBBI SUL FUTURO -  Tuttavia, le sue frasi sul futuro suonano un po' ambigue. "Andare in una grande squadra? Me lo consigliano in tanti, ma secondo me ha senso solo se si è titolari", e ancora "Ora penso solo a fare bene sul campo e a cercare la soluzione giusta per me". Pensiero interpretabile in due modi. Da un lato è rassicurante il fatto che non abbia la fretta o l'ossessione di sbarcare in una grande squadra. Belotti vuole giocare, non stare in panchina, ed essere protagonista, ciò che in granata sicuramente è. Dall'altro lato, non si può non notare che non abbia nemmeno menzionato il Toro, squadra di cui è capitano, nemmeno per le solite parole di circostanza, adducendo invece la volontà non meglio precisata di cercare "soluzioni giuste". Insomma, certezze sul futuro di Belotti ce ne sono poche: l'anno scorso fu trattenuto dal presidente Cairo nonostante alcune offerte ricevute, quest'anno - a fronte della effettiva svalutazione del suo cartellino - le cose potrebbero andare diversamente. Intanto però ci sono dieci partite di campionato, da affrontare nel migliore dei modi per salvare il bilancio stagionale.

"Gianluca Sartori