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Torino: Belotti tra la crisi che continua e la lettura dei nomi a Superga

Focus on / Venerdì si celebra l'anniversario della strage di Superga e per Belotti sarà una situazione completamente differente rispetto ad un anno fa

Silvio Luciani

"La settimana che precede il 4 maggio di ogni anno è sempre particolare per l'ambiente granata. La celebrazione a Superga dell'anniversario della Tragedia porta con sé un carico emozionale enorme e anche i giocatori sentono molto il momento. Come ogni anno, al capitano granata toccherà l'onore di leggere i nomi sulla lapide dedicata agli Invincibili e per la seconda volta consecutiva sarà Andrea Belotti a farlo. Il numero 9 del Toro arriva a questo appuntamento con un umore personale completamente opposto rispetto a quello di un anno fa.

"ESTASI - Il 4 maggio scorso Andrea Belotti arrivava a leggere i nomi degli Invincibili a furor di popolo e di spogliatoio: il Capitano del dopo-Glik ad inizio stagione era Benassi, che poi era stato accantonato dalle scelte di Mihajlovic che passò dalla mediana a tre a quella a due. A quel punto, il mediano modenese lasciò la fascia al Gallo, che viveva in un momento d'oro. Il numero nove arrivava a Superga con 25 dei 26 goal già realizzati, ancora in lotta per la Scarpa d'oro e il titolo di capocannoniere, con una clausola rescissoria da 100 milioni, la fascia da capitano appena conquistata e l'etichetta di leader addosso. C'era incertezza sul suo futuro e i tifosi granata con tanto affetto provavano a convincerlo per rimanere.

DELUSIONE - Come anticipato, il momento attuale è agli antipodi. Il "gallo" viene da una stagione nettamente al di sotto delle aspettative, confermata anche ieri sera da una partita opaca. Il suo campionato è lo specchio di quello di tutto il Toro: sotto tono, con poca personalità e anche un po' sfortunato. Indubbiamente gli infortuni lo hanno condizionato e anche la mancata qualificazione ai Mondiali ha influito a livello mentale, ma spiegano solo parzialmente quella che è stata una stagione da dimenticare, con il traguardo della doppia cifra di gol che non è ancora stato centrato a tre partite dal termine. Inoltre, anche a livello di leadership Belotti è stato abbastanza deficitario: dal capitano ci si aspettava che trascinasse la squadra nei momenti di difficoltà - molti quest'anno - ma non è stato così. Con tutte le attenuanti che gli si possono concedere, la stagione negativa del Toro è determinata anche dai 17 goal in meno del Gallo. A Superga potrebbe trovare lo stimolo giusto, per rimboccarsi le maniche e ripartire in vista del finale di campionato e del prossimo, che - stando a quanto affermato a più riprese dal presidente Cairo - vivrà ancora con la maglia del Torino