gazzanet

Torino, Boyè: la svolta era necessaria. E quel prestito con opzione…

Focus On / La cessione dell'argentino è stata una scelta azzeccata, sia per la volontà del giocatore che per necessità della squadra granata

Gualtiero Lasala

"Un percorso in granata molto difficile, sempre ad un passo dall'esplosione. È la storia di Lucas Boyè al Torino, che ha visto periodi molto bui, contornati anche da partite nelle quali sembrava esser pronto per la vera e propria "esplosione" calcistica. Ma - di fatto - oltre a quelle illusorie partite (ad esempio contro la Roma, nella scorsa stagione), l'attaccante argentino ha fallito ogni occasione per prendersi un ruolo da vero protagonista con la maglia granata, lasciando dietro di sé una marea di rimpianti, perché è assolutamente facile comprendere che le qualità a Boyè non manchino affatto.

"LA SVOLTA NECESSARIA - E nell'ultimo giorno di mercato di gennaio, è arrivata la cessione a titolo temporaneo al Celta de Vigo. Questa scelta è molto probabilmente stata necessaria per la carriera di Boyè: l'attaccante ha un grande bisogno di scendere in campo con continuità, mettere minuti nelle gambe per poter di conseguenza acquisire sicurezze ed esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. In Spagna potrebbe riuscire a trovare la propria dimensione, dando così una seconda partenza alla sua carriera calcistica.

"LA FORMULA - La soluzione è, in fin dei conti, conveniente anche per il Torino. La squadra granata, che non poteva di certo garantire molti minuti all'attaccante argentino, ha scelto una società che potesse aiutare il ragazzo ad esprimersi al meglio. L'operazione di mercato in sé potrebbe essere comunque un po' rischiosa: se il ragazzo dovesse esplodere, il Celta Vigo potrebbe anche decidere di esercitare il diritto di riscatto e tenersi il giocatore. Ma per fare tutto ciò, l'esborso dovrebbe essere notevole: infatti la cifra fissata per il riscatto è di 12 milioni, un investimento certamente importante. Se il Torino dovesse perdere il giocatore, si troverebbe come consolazione un bel gruzzoletto nelle casse, da utilizzare sul mercato estivo.

"La scelta di effettuare un prestito secco sarebbe stata quella più indicata per le volontà del Torino, che non troverebbe di fronte al rischio di perdere un investimento, ma il Celta Vigo non era intenzionato ad accettare una formula simile: a convincere il Toro potrebbe essere stata la volontà del giocatore di trasferirsi in Spagna per potersi rilanciare, e la società granata ha ritenuto che non fosse giusto tenerlo a Torino controvoglia. In ogni caso, però, Cairo e Petrachi si sono cautelati, valutando il giocatore con una cifra decisamente alta. Dunque, l'ipotesi più verosimile per il futuro di Boyè resta il ritorno a Torino, da luglio in poi.