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Bruno Peres: calma e concentrazione per conquistare la Nazionale

Bruno Peres è il re dei dribbling granata.

Il brasiliano può essere un attaccante aggiunto, ma Dunga lo ha bacchettato: "Se non difende, non mi serve"

Federico Bosio

"Uno dei ruoli chiave del gioco di Ventura è rappresentato dalle fasce: se gli esterni di centrocampo riescono a fare la differenza, allora tutta la squadra ne giova enormemente e le occasioni da gol dei granata si moltiplicano, anche perché vincendo il duello con i diretti concorrenti gli esterni vanno a creare una importante superiorità numerica. Quest’anno, il Torino sembra essere veramente molto ben attrezzato sulle corsie che sono coperte, infortuni permettendo, da Avelar, Molinaro, Zappacosta e Bruno Peres; proprio quest’ultimo dovrebbe essere il più decisivo dei quattro, quello da cui tifosi e squadra si aspettano qualche lampo di genio o una delle sue strepitose accelerazioni.

La gioa di Bruno Peres dopo l'eurogol nel derby

"Nelle prime giornate di campionato, il brasiliano è stato assoluto protagonista delle vittorie granata ed ha fatto letteralmente impazzire gli avversari, arando la fascia e risultando praticamente inarrestabile; il calo della formazione in generale ha però coinvolto anche l’esterno destro, che ultimamente sembra meno pericoloso del solito: sia chiaro, il numero 33 non sta “giocando male” ed ogni volta che tocca la palla lo stadio si infiamma e lo sprona attraverso le sue ripartenze (ne è un esempio una bellissima percussione centrale nell’ultima partita, contro l’Inter) però Peres nelle ultime partite non sta facendo la differenza come al solito.

"Ne è una dimostrazione il fatto che Ventura spesso lo stia alternando con Davide Zappacosta, al contrario assolutamente in crescita l’ex Atalanta, per un turnover sempre più fitto che non deve avere però l’effetto sbagliato sul brasiliano: Peres sa di essere importante per il collettivo e sa quanto Ventura lo stimi, l’ambiente però si aspetta che la differenza sulla corsia, quella spinta in più, arrivi proprio dai suoi piedi.  La pecca del brasiliano, ormai è noto, è la fase difensiva: su questo però Peres sta lavorando ormai da un anno e mezzo e con Ventura non può che continuare a migliorare; tutti si augurano che torni a fare davvero la differenza però in fase offensiva, di modo da avere una sorta di attaccante aggiunto perché, con la sua velocità e tecnica, il numero 33 ha la possibilità di essere il padrone della fascia davvero contro chiunque.

"Proprio a proposito della fase difensiva, sono arrivate tempo fa le parole secche del ct verdeoro Dunga: "Peres è un elemento di assoluto valore e sa essere decisivo durante la fase offensiva, ma noi non abbiamo bisogno solamente di questo. Se non impara a difendere a buoni livelli, purtroppo non ci serve"