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Torino, Cairo e Belotti: non è più tempo di tergiversare

Focus On / Nella prima amichevole, il Gallo non si è risparmiato in alcun frangente. Ma evidentemente non è sereno: l'incertezza non fa bene a lui, nè al Toro

Gianluca Sartori

"L'incertezza e la precarietà non fanno bene a nessuno, nella vita come nel pallone. E così, arrivati alla seconda metà di luglio, sarebbe cosa buona e giusta che il futuro di Belotti venisse chiarito una volta per tutte. Il Toro deve sapere se può contare su Belotti o meno: fa tutta la differenza del mondo. Il Gallo stesso non ha certo piacere di continuare ad essere tutti i giorni su tutti i giornali, riservato come è. A Bormio in questi giorni si capisce che non è il solito Belotti. Non per come si comporta in campo: in allenamento come in amichevole è sempre il solito, non si risparmia e non leva il piede. Ma per come si comporta fuori: rifugge il contatto con i tifosi (se non per pochi momenti) e si fa vedere pochissimo in giro. La scelta di non fungere da testimonial per il lancio della nuova divisa granata magari non è segnale di un'intima convinzione che la parabola in granata sia finita, ma certamente getta altra benzina sul fuoco e scatena ancora di più il dibattito.

"Ma parliamo poi del bene del Toro: Petrachi e Mihajlovic devono architettare la squadra e devono sapere come e con quali mezzi poter muoversi sul mercato. La squadra è ancora praticamente quella che ha terminato nona in campionato, portiere escluso, e per puntare a crescere c'è bisogno di altro. Lo sa anche Cairo, la cui parola in questo momento conta quanto, se non più, quella di Belotti stesso. Nei prossimi giorni, il presidente salirà a Bormio: forse giovedì in occasione della seconda amichevole contro l'Olginatese. Sarà quello il momento in cui dovrà essere fatta chiarezza, ne hanno bisogno tutti. Il presidente ci dica se è vero che non intende cedere il giocatore per meno di 100 milioni di Euro. Il ragazzo ci faccia sapere le sue intenzioni. E se non sono arrivate offerte adeguate, si deponga di comune accordo un termine temporale oltre il quale non ci sarà spazio per altre ipotesi se non quella di giocare il prossimo campionato in granata.

L'importante è che venga fatta chiarezza e che non ci si riduca fino al 31 agosto ad aspettare qualcuno che paghi la clausola. Ne ha bisogno Belotti, ne hanno bisogno il Toro e i suoi tifosi.