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Cairo: “Mazzarri sta benissimo. Noi non bene in casa? Vero, ma gli episodi…”

Le parole / Il patron granata è intervenuto in occasione del primo anniversario dalla nascita del Corriere della Sera di Torino

Nicolò Muggianu

Mazzarri, la classifica e non solo. È un Urbano Cairo a tuttotondo quello che ha parlato ieri, in occasione del primo compleanno del Corriere Torino, nell'evento organizzato presso la Nuvola Lavazza. Un'occasione per parlare delle sue due grandi passioni: l'editoria e il Torino.

MAZZARRI C'È - Prima però alcune doverose parole di conforto ai media presenti riguardo le condizioni di Walter Mazzarri, tornato ieri alla guida della squadra (LEGGI QUI): "Arrivo dal Filadelfia, devo dire che l'ho visto bene. Oggi ha diretto lui l'allenamento, anzi mi hanno detto che era bello carico. Ha fatto tutti gli accertamenti possibili: abbiamo visto che è tutto a posto, chiaramente deve un attimino curarsi. Qualche sigaretta di troppo, deve cercare di stare più controllato. Per il resto dagli accertamenti fatti sta bene". Poi ancora: "Il mister in panchina domenica? Come oggi ha diretto regolarmente l'allenamento può tornare in panchina domenica, a meno che non scelga lui di fare il direttore tecnico (ride n.d.r) ma non credo. A parte gli scherzi, mi è sembrato molto voglioso".

IN CASA - Torino che in trasferta è ancora imbattuto in campionato, ma che deve necessariamente migliorare il proprio rendimento in casa: "La partita di Cagliari? - ha proseguito CairoPrendiamoci la parte buona, cioè che le ultime trasferte siano andate bene. Poi evidentemente dobbiamo fare dei numeri e dei risultati migliori in casa. In effetti nelle partite contro Roma e Parma c'erano un paio di rigori per cui forse quelli potevano essere due pareggi più che due sconfitte. Ma in ogni caso noi vogliamo fare molto meglio".

CLASSIFICA - 18 punti raccolti in 13 partite, gli stessi raccolti lo scorso anno dal Torino targato Sinisa Mihajlovic. Ma rispetto allo scorso anno, secondo Cairo, c'è una differenza importante: "È vero che i punti sono gli stessi, ma c'è una differenza sostanziale: lo scorso anno la sesta aveva 26 punti con una partita in meno e oggi invece ne ha 20 con le stesse partite. Quindi è una classifica molto più corta, è un campionato molto più competitivo". Poi ancora: "Mi sembra che la quarta addirittura avesse 30 punti con una partita in meno (la Roma), la Lazio quinta a 28 con una partita in meno, 26 la Sampdoria con una partita in meno. Da questo punto di vista essere è diverso: oggi siamo a 18 punti ma a un punto dalla settima, due punti dalla sesta, cinque punti dalla quarta e quattro dalla quinta. Vuol dire aver fatto molto meglio. Ma dobbiamo cercare di fare ancora di più".