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Torino-Cesena: è tempo di tirar le somme e poi…quel maledetto calciomercato

All'Olimpico / Appuntamento per salutare la squadra dopo un bellissimo campionato. Con un po'di malinconia, sotto l'ombrellone penserò ai ragazzi. Quagliarella tifi chi vuole, ma tenga...

Antenisca Sapio

"L'ultima partita di campionato, se non ha molto da chiedere o pretendere, come quella di domani, ha tutta l'aria della festa (in questo caso un po'zoppa), ma porta con sé un velo di tristezza. Si tirano le somme ormai, ed anche se non si può negare di essere sazi di un campionato piuttosto gustoso, rimangono le domande su quello che poteva essere, un futuro calciomercato all'insegna dell'insolita incertezza e la malinconia della prossima assenza da Toro.

"Non mi sono mai piaciute le telenovele, tanto meno quando di mezzo c'è il mio di cuore. Per cui il mercato estivo mi è sempre sembrata una pura agonia: nomi che vanno, nomi che vengono, nomi che "forse- è fatta - manca solo la firma'' e poi nulla da fare. Notizie difficili da interpretare la cui lettura è consigliata sotto l'ombrellone, al riparo dal sol leone: eh sì, in ferie non dimenticherò di certo il mio Toro. Anche per questo domani sera lascerò l'Olimpico un po'sfiduciata, sperando, al ritorno dell'autunno, di non trovare la squadra completamente smontata e il progetto, insieme al mister, cambiati e ridimensionati. Il capitano non si tocca, il tecnico neanche. Qualche sacrificio sarà necessario, ma non voglio più ritrovarmi a commentare un Toro che ''inizia il suo percorso di crescita'': siamo seri, semmai il Toro ora può e deve 'entrare nell'età dello sviluppo'.

"Ma questo fine campionato, oltre a dolci e amari bilanci, porta con sè una ventata di polemiche sulle dichiarazioni che avrebbe rilasciato il nostro Fabio Quagliarella, a proposito della finale di Champions tra Barcellona e quell'altra squadra. Il bomber avrebbe dichiarato, in modo alquanto sportivo, che il suo pensiero e il suo tifo saranno accanto ai suoi amici, proprio quelli che militano in quella squadra là, dove lui ha giocato, segnato, e immagino, intessuto rapporti personali di amicizia. La notizia ha il peso specifico dell'aria fritta, in quanto il tifo di un giocatore, a cui si può rimproverare ben poco in questa stagione, dovrebbe rimanere una cosa sua personale, ma è pur vero che la reazione dei tifosi è stata comprensibilmente velenosa e sul web la cosa sta facendo parecchio rumore.

"Allo stesso modo in cui il grande Fabio è stato professionale e ha pure messo la zampata giusta in quel meraviglioso 26 aprile per farci vincere il derby, le sue ripetute mancate esultanze (e in particolare forse proprio quella) non sono piaciute a molti. Il rispetto per il proprio passato è importante, ma quando va a erodere o mettere un po' in discussione il rispetto per il proprio presente, si rischia di passare da essere un idolo della piazza a malvoluto e un po'indigesto. Certamente non è questo che la piazza si augura e allo stesso tempo bisogna ammette che certe sue 'amicizie' erano ben note da tempo. Dunque, chiudiamola qui e in finale, vinca il Barça.

"Noi malati di Toro siamo esigenti e ci sono situazioni e frasi che non perdoniamo. Non conosco nessuno, dalla parte giusta di Torino, prendere anche solo in considerazione l'idea di non tifare i blaugrana il 6 giugno. (probabilmente se esiste qualcuno che ha questo pensiero molesto in mente, si guarda bene da esternarlo ad anima viva). Siamo così romantici da pensare che chi porta in campo il nostro cuore, abbia la stessa accortezza nel distinguere sempre da che parte stare, e, se con lucidità sappiamo che non è possibile, e che molti calciatori hanno rapporti al di là della fede calcistica e fedi calcistiche diverse dalla propria maglia, per favore... lasciateci illudere che non tifereste mai quelli là. Mai mai mai.

"Al di là delle polemiche inutili, questa sera non vedo l'ora di salutare i ragazzi e applaudirli: che sia un "arrivederci a presto" pieno di speranza, per un anno ancora migliore di questo!