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Torino, con Ljajic riecco uno specialista dei calci piazzati: l’ultimo fu Rosina

Focus On / Un "addetto alle punizioni" come il serbo non si vedeva dai tempi di Rosina

Gianluca Sartori

"Negli ultimi anni per il Torino ci sono state poche, anzi, pochissime gioie sui calci piazzati. Le reti segnate direttamente da calcio di punizione negli ultimi 4-5 anni si contano sulle dita di una mano: questo perchè da anni il club granata non poteva contare su un vero e proprio specialista delle palle ferme. L'ultimo a potersi definire tale era stato Alessandro Rosina - memorabile la punizione-gol al San Paolo di Napoli nel 2009, che fece sperare nella salvezza il Toro di Camolese - che fu veduto nell'estate seguente a suon di milioni allo Zenit di San Pietroburgo. Oggi, il club granata ha in Adem Ljajic uno di quei giocatori che possono far sognare il pubblico ogni volta che si vede un arbitro fischiare e indicare un calcio di punizione per il Torino.

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"Dopo Rosinaldo il Torino non ha più avuto veri e propri "addetti" alle punizioni. Nelle stagioni della Serie B, Leon e Gasbarroni non furono abbastanza efficaci; capitan Bianchi era solito provare delle soluzioni di potenza quando la posizione di tiro era nei pressi dell'area di rigore, ma senza troppo successo. Con la promozione in Serie A, arrivò Alessio Cerci, calciatore dotato di un sinistro che permette di fare molte cose ma non di incidere con frequenza da calcio di punizione, tanto è vero che in due anni in maglia granata non è riuscito mai a realizzare una rete in questo modo. Dopo la partenza del ricciolone di Valmontone, diversi giocatori si sono cimentati con le punizioni, ma nessuno di questi si è potuto definire uno specialista.

"Alex Farnerud era dotato di un buon sinistro ma non andò oltre una traversa in un match casalingo contro l'Atalanta; Omar El Kaddouri illuminò Marassi con una punizione perfetta in quell'amaro Genoa-Torino 5-1 del maggio 2015, ma quello restò solo un episodio; Fabio Quagliarella ogni tanto tirava fuori dal cilindro quache soluzione di potenza apprezzabile, come quella che gli permise di segnare a Bergamo nell'aprile 2015 (ma in quell'occasione la complicità di Sportiello fu piuttosto evidente). Lo scorso anno, infine, molto spesso i calci di punizione "a giro" erano tentati da Cesare Bovo, difensore dai piedi buoni che in carriera qualche goal su punizione lo ha segnato, ma non con la maglia del Torino.

"Con l'acquisto di Adem Ljajic, il Torino ha colmato questa lacuna ricorrente. Il fantasista serbo ha già dato ieri, nell'amichevole contro la CasateseRogoredo, un saggio delle sue capacità balistiche: da posizione spostata sul centro-destra e nei pressi del limite dell'area, un destro preciso si è infilato sul palo del portiere per la soddisfazione dei tifosi presenti e del presidente Cairo, che poi ha detto di "essere venuto a Bormio apposta per vedere segnare Ljajic". Il Torino oggi ha di nuovo un maestro sui calci piazzati: e del resto, quando si ha un allenatore che con 28 reti su punizione detiene il record assoluto del campionato italiano, non poteva essere altrimenti...