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Torino, continua il momento no di Falque: ora serve recuperare lo spagnolo

Focus on / L’attaccante nelle ultime gare è parso spento, ora deve superare al più presto il momento negativo

Andrea Marchello

Sta attraversando un momento negativo Iago Falque, che non sembra riuscire più a trovare la rete nè qualche buona intuizione per i compagni. Mazzarri contro l’Udinese gli ha dato di nuovo fiducia, dopo che contro contro Inter e Spal era rimasto in panchina per scelta tecnica, ma lo spagnolo si è confermato sui livelli di scarsa brillantezza che avevano indotto Mazzarri a concedergli un paio di turni di riposo.

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MOMENTO NO – Niente goal, niente assist, poche giocate utili. Ultimamente sembra andare tutto storto all’attaccante spagnolo, che nei 90′ giocati contro l’Udinese si è confermato in un momento-no. La speranza di Mazzarri è che il problema sia passeggero e frutto della normale flessione di concentrazione e forma che anche i professionisti patiscono durante una stagione, ma adesso tocca a Iago ed a lui soltanto diradare le nubi sul suo rendimento, perché i segnali fin qui captati non sono dei migliori. L’occasione da sfruttare è la gara esterna contro un avversario non semplice come il Napoli, al quale ha già rifilato una rete nella stagione 2016/2017.

GOL – L’appuntamento con il goal manca dal boxing day, con quella rete rifilata all’Empoli nella vittoria complessiva per 3-0, ed in totale nel corso della stagione ha segnato poco, solo 3 reti; se invece compariamo la performance di Falque rispetto le 23 giornate della scorsa stagione la differenza è abissale: nella stessa parte di stagione le reti segnate in campionato erano ben 9, ed a fine anno sarebbero state 12. Hanno certamente influito gli acciacchi fisici del girone di andata e il cambio ruolo, che ha tolto Falque dalla posizione prediletta di esterno destro sull'altare del 3-5-2. In questo momento il tecnico granata si trova in una posizione scomoda, costretto a dover accelerare quanto più possibile il pieno recupero di forma dello spagnolo, che in gran parte della stagione è sembrato, a differenza di Zaza, il comprimario ideale del Gallo, per poter ritornare a sfruttare le sue giocate.