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Torino, dopo i rinnovi il Bologna: per dimostrare che la continuità ha gli occhi al futuro

Verso l'anticipo / Se i rinnovi saranno lo stimolo per la crescita, allora la società avrà vinto veramente

Nikhil Jha

"Il tema della settimana in casa Toro, inutile sottolinearlo ulteriormente, è stata la pioggia di rinnovi, un monsone felice che ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che questa società ha un progetto a lungo termine da inseguire, che passa per uno zoccolo duro che possa permettere ai fondamenti di questo Toro di rimanere ben saldi, mentre un nucleo di giocatori più giovani può avere il tempo di crescere e di conoscere la piazza e l'ambiente, per calarsi al meglio nella realtà granata e diventare, a sua volta, punto di riferimento.

"I primi segnali erano arrivati già la settimana scorsa con i prolungamenti di Ventura e Petrachi, l'anello di congiunzione tra l'aspetto tecnico e quello dirigenziale. Dopo il successo a Bergamo contro l'Atalanta, è stata aggiornata anche la situazione dei calciatori: in principio fu Maxi Lopez, uno dei più attesi dalla piazza. Poi, come un fulmine, la conferma della vecchia guardia, composta da Vives, Gazzi, Bovo e Moretti. Infine, il botto finale: il rinnovo di Bruno Peres fino al 2020, una mossa che ha soddisfatto tifosi, club e giocatore. Una delle situazioni che si attendevano più spinose è stata risolta in un battere di ciglia da una società che come poche altre ama lavorare sottotraccia, lasciando spazio ai proclami solo all'ufficialità delle operazione, come ammesso proprio ieri da Cairo.

Bruno Peres, esterno brasiliano del Torino

"E ora? Ora è il momento di scendere nuovamente in campo, per dimostrare che i numerosi prolungamenti di contratto non sono una scelta conservativa, tutt'altro: sono l'immagine di una società che vuole investire sul futuro partendo dalle solide basi poste nel passato. Quanto solide queste basi siano lo si è già dimostrato, quanto  luminoso sia questo futuro è tutto da dimostrare, anche - e soprattutto - sul campo. Se Vives e Moretti scenderanno sul terreno di gioco non con l'appagamento di chi sa di essere coperto, ma anzi di chi ha ulteriormente voglia di mettersi in gioco, se Bruno Peres troverà nell'adeguamento contrattuale la spinta a migliorare ulteriormente, allora la mossa della società potrà dirsi vincente. E il successo fuori dal campo dipende, soprattutto e per fortuna, dal campo. Già a partire da oggi.