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Torino, è tutto un altro Cairo: blinda Belotti e ci mette la faccia

L'analisi / Rottura col passato: il presidente a parole conferma Belotti (salvo la clausola). E anche al Gallo il concetto è stato ribadito: "Via solo per la clausola"

Gianluca Sartori

E' tutto un altro Urbano Cairo. Una rottura col passato, anche recente. Solo dieci giorni fa al Filadelfia,in questo intervento, il numero uno granata - già allora tartassato dalle domande dei giornalisti - si mostrava molto più cauto: "Io vorrei tenere Belotti, ma bisogna vedere se anche lui è contento di rimanere, visto che alcune squadre sono interessate: lo vedrò presto, a Milano o a Bormio, e parlerò con lui". E sull'apposizione di una dead-line per la cessione: "Sì, è una possibilità. Vediamo, ne parlerò con Petrachi e Mihajlovic". 

Dovendo interpretare per mestiere parole e gesti del presidente, viene spontaneo sottolineare che la linea di pensiero esposta ieri a Bormio era totalmente diversa. "Esiste un contratto con una clausola rescissoria, stipulato col consenso di tutti al termine di una trattativa. E dunque Belotti resta con noi a meno che dall'estero non si presenti qualcuno con 100 milioni. E di una dead-line non c'è bisogno". In serata, rincarata la dose: "Io dico che voglio vederlo motivato perchè lo dico sempre per coloro che lavorano con me, ma a prescindere da questo c'è un contratto".

Un vero cambio di rotta, col presidente che si sbilancia pubblicamente persino più del sano realista Petrachi ("La clausola vale per l'estero, ma se una società arriva con un'offerta importante se ne parla, cosa che non è avvenuta" le parole del diesse) e che conferma gli stessi concetti anche a Belotti. Al giocatore, ieri sera, sono state ripetute le parole di sempre: resta con noi, conviene anche a te, e poi l'anno prossimo si vedrà. Con la consapevolezza che il ragazzo è di una moralità tale da accettare di buon grado le decisioni della società proprietaria del cartellino e da rispettare senza fiatare il contratto firmato.

E' un Cairo che, dunque, rompe col passato. Non più il presidente del "Se arriva l'offerta giusta non tarpo le ali a nessuno", "voglio gente felice di restare al Toro o altrimenti è meglio salutarsi". Il presidente stavolta blinda un big, Belotti, il suo gioiello più grande da quando è nel calcio. E ci mette la faccia, anche in pubblico. Stavolta fare retromarcia sarebbe sembra davvero impossibile... Ma il futuro darà tutte le risposte.