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Torino, ecco perchè non puoi snobbare la Coppa Italia

Verso Torino-Lazio / In campo per dare il massimo e puntare alla finale di Roma

Cristina Raviola

"Un trofeo è un trofeo. Punto. La gioia di vincere, la soddisfazione di essere arrivati in fondo, il trionfo di un gruppo che ha dimostrato di essere superiore agli altri. Per vincere qualsivoglia trofeo, naturalmente, occorre partecipare a qualsivoglia competizione, e in ogni competizione ci sono avversari con cui, appunto “competere”, come suggerisce l'etimologia della parola stessa, e sui quali cercare di prevalere con tutti i mezzi disponibili. 

"C'è un trofeo, però, in Italia, che molti ritengono di rango inferiore a qualsiasi altro, e che viene continuamente svalutato dalla maggioranza delle squadre italiane, che spesso non onorano la competizione, dando prova di scarsa determinazione e/o applicazione. E' chiaro a tutti che stiamo parlando della Coppa Italia.

"Il Torino ha avuto il privilegio, quest'anno, di partire dagli ottavi di finale di questa Coppa, una competizione, come detto, snobbata dalla maggior parte dei grandi club italiani e - per “solidarietà” - anche dai più piccoli. Ma è davvero giusto relegare a questo status di “trofeo minore” una manifestazione storica come la Coppa Italia? La risposta è no, non lo è. 

"Non è giusto, prima di tutto, per che non viene onorato lo spirito di competizione e la rispettiva voglia di vincere che due compagini devono necessariamente mettere in campo una volta impegnate in un torneo. “Un trofeo è un trofeo” è una frase, infatti, che mira proprio a sottolineare come il primeggiare sugli altri, di qualsiasi tipo di torneo si stia parlando, è quello che conta: arrivare alla fine di un ciclo, di un campionato o di una coppa che sia, al primo posto è un onore, oltre che un incisione a fuoco nella storia. Perché, allora, quando si ha la possibilità di giocarsi un trofeo equilibrato come la Coppa Italia non ci si mette il 100%?

"La risposta non è così semplice: la precedenza, infatti, nei bilanci della squadre, viene data al campionato e alle eventuali coppe europee, ma nel caso dei granata - siamo franchi -, quali grandi obbiettivi può avere la società in questa Serie A e in questa Europa League? Ci si augura, certamente, che il Toro possa andare avanti il più possibile in Europa, ma la strada verso Varsavia è lunga e impervia, mentre parlando di campionato, l'obbiettivo quest'anno sembra essere la salvezza.

"La domanda, quindi, è sempre la stessa: perchè, dunque, in una stagione di difficoltà come quella attuale, non concentrarsi sulla Coppa Italia? Ventura, forse, questa domanda se l'è fatta e infatti pare che stasera il turn over sia ridotto ai minimi termini. Cambio di atteggiamento? Ci si augura di si, anche perché -lo ricordiamo - la vittoria della Coppa Italia consentirebbe al Toro l'accesso in Europa League, oltre al fatto - non secondario - che rimpinguerebbe una bacheca granata troppo impolverata per appartenere a questi colori. 

"Sfidare stasera la Lazio, quindi pensando alla finale di Roma, e all'opportunità di alzare in cielo una Coppa che non può essere considerata “di Serie B”: una gioia, questa, che manca al Torino e ai suoi tifosi da davvero troppo tempo per poter fare finta di niente.