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Torino-Fiorentina, attacco viola da scoprire: dalla promessa Bernardeschi a Kalinic

Verso Torino-Fiorentina / Giovani promettenti, garanzie "sempreverdi" e nuovi arrivati con la voglia di stupire: ecco l'attacco di Paulo Sousa

Lorenzo Bonansea

"Vi abbiamo parlato, qualche giorno fa, di una Fiorentina sempre più straniera: di una squadra, quindi, che sembra non puntare molto sui giovani prospetti italiani, preferendo ad essi pari-ruolo provenienti dall’estero.

"Ci sono però un paio di eccezioni, e sicuramente non sono “eccezioni” da poco: per quanto riguarda il reparto offensivo dei gigliati, infatti, sono due gli italiani a spiccare sugli altri: Giuseppe Rossi, che però non è ancora al meglio e non partirà titolare contro i granata, e Bernardeschi, giovane promessa che ha già fatto intravvedere sprazzi di grandissima classe. Il giocatore classe ’94 potrebbe essere inserito dal 1’ nel 3-4-2-1 di Sousa contro i granata, nel ruolo di sostegno all’unica punta. Mancinopuro, il suo ruolo preferito è quello di esterno in un attacco a tre o sulla linea di trequarti nel 4-2-3-1. Il suo impiego potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa del Toro, che potrebbe soffrire la sua rapidità e il suo cambio di passo: occorrerà prestare massima attenzione al giovane “azzurrino”, placandolo sul nascere.

"La presentazione dell’attacco viola, dunque, parte da Rossi e Bernardeschi, e continua con un trio che d’italiano ha ben poco, ma ha i numeri per stupire e fare male: stiamo parlato di Josip Ilicic, del nuovo arrivato Nikola Kalinic, croato lo scorso anno finalista di Europa League con la sorpresa Dnipro, e del "gigante" Khouma Babacar, classe '93 pronto a dire la propria a gara in corso.

"Se d’Ilicic tutti conoscono la grande qualità delle sue giocate - unita, in questo momento, ad una smagliante forma fisica e ad un morale molto alto -, della punta balcanica classe '88, qui in Italia, non si sa molto, anche se gli sprazzi offerti contro il Milan hanno già fatto capire di che giocatore si tratta. Per la cronaca, Kalinic è una punta con il gol nel sangue: nonostante sia quasi un metro e novanta, è discretamente bravo con i piedi e negli spazi, ed è capace, facendo valere il suo fisico, di fare reparto da solo. La freddezza sotto-porta, poi, ne fa una punta praticamente completa, che Glik e compagni dovranno faticare per tenere a bada, ma al difensore polacco sicuramente non mancano le armi per rispondere al croato.

"All’Olimpico, dunque, si prospettanno scintille di grande calcio (e non solo) in campo: da una parte Bernardeschi-Kalinic-Ilicic (con Rossi e il sempre disponibile Babacar pronti a subentrare), dall’altra il collaudato trio-saracinesca Makismovic-Glik-Moretti. Un maxi-duello nel duello, senza mezze misure e senza esclusione di colpi, che - di fatto - contribuirà a decidere una partita dal risultato più che mai aperto.