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Torino-Fiorentina, Mazzarri contro Pioli: precedenti favorevoli al tecnico viola

Focus on / Diversi ma simili: il testa a testa in panchina tra Mazzarri e Pioli

Redazione Toro News

Mazzarri e Pioli si conoscono e bene, entrambi sono l’uno per l’altro uno degli allenatori più affrontati in carriera (13 volte). I confronti sorridono parecchio a Pioli, che, su 13 partite, ne ha vinte ben 6, praticamente il 50%. Lo stesso tecnico viola ha anche una tradizione molto positiva con il Toro, avendolo affrontato 24 volte e per 12 partite si è portato a casa la vittoria. Insomma Mazzarri incontrerà un vero e proprio osso duro con il quale sia lui che il Toro non hanno dei bei ricordi. La tendenza tra i due, in realtà, si è invertita negli ultimi anni, perché i primi incroci sono ricordi felici per il tecnico di San Vincenzo, che nella stagione 2006-2007, quando era sulla panchina della Reggina, contro il Parma di Pioli ottenne una vittoria in casa (3-2) e un pareggio fuori casa.

DIVERSI, MA SIMILI - Gli ultimi due confronti sono entrambi al Grande Torino: la vittoria dei Viola della passata stagione (gol di Belotti per i granata, mentre per la Fiorentina andarono in gol Veretout e Thereau) e il pareggio del campionato attuale. Se l’anno scorso Mazzarri era ancora in una fase di preparazione dei suoi ragazzi, la partita della stagione corrente ha denotato un’enorme differenza sul piano delle filosofie di gioco. Entrambi sono sempre molto fedeli ai propri rispettivi credo calcistici, ovvero per Mazzarri una squadra molto compatta e fisica volta a recuperare palla il più alto possibile per poi cercare una verticalizzazione immediata, mentre per Pioli le opzioni sono principalmente due: o un palleggio nella metà campo offensiva per aprire gli spazi oppure le verticalizzazioni immediate (preferibilmente a campo aperto). Dunque, se i moduli più usati sono diversi (3-5-2 da una parte e 4-3-3 dall’altra), i tratti comuni riguardano la preferenza nell’usare un centrocampo a 3. La differenza sta nella tipologia di giocatori usati per interpretare le mezzali, perché Mazzarri dà molto più peso alla fisicità e alla capacità di recupero palla, per Pioli gli aspetti fondamentali sono le qualità tecniche e la bravura negli inserimenti. Nell’ultimo incrocio il Toro ha dimostrato di essere, sotto il punto di vista fisico, nettamente superiore, riuscendo a mettere in crisi il centrocampo tecnico della Fiorentina e sarà proprio il dominio della zona centrale del campo a decidere, probabilmente, la sfida di Coppa Italia tra i due.

"DISPARITÀ DI TRATTAMENTO" - Tra i due c'è grande rispetto, come testimoniano le parole di Pioli che ieri in conferenza stampa ha dichiarato: "Mazzarri è un tecnico preparato, studia molto anche l'avversrio". Qualche piccola frizione però tra i due c'è stata nel match di campionato del 27 ottobre scorso. L'elemento scatenante fu l'allontanamento di Mazzarri dalla panchina, con il tecnico granata che non prese bene la decisione di Fabbri: "Era la prima protesta, l’ho fatto notare al quarto uomo. Poi si vede che arrivano proprio per mandarti via. È successa la stessa cosa con la Roma. Altri allenatori possono chiedere il Var, io no". Protesta poi reiterata ai microfoni di Sky: "Sembra disparità di trattamento con altri allenatori. Perché è successo? Perché sono antipatico. In Inghilterra 36 partite e zero espulsioni. Guardate le altre panchine ditemi se è lo stesso trattamento. A noi mancano sei punti, ma se loro sbagliano anche ora che c’è il VAR, almeno avremmo la possibilità di guardarle le cose".