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Torino-Fiorentina, Mihajlovic chiama i tifosi: “Ci serve il vostro aiuto”

Verso il posticipo / Contro la Roma qualche buco di troppo sulle tribune dello stadio, si spera nell'entusiasmo collettivo

Nikhil Jha

"Il Torino ha trascinato il proprio pubblico, ed ora si attende che il pubblico trascini il Torino. Si attende, in sostanza, che l'effetto-Roma abbia il giusto effetto sull'affluenza ai tornelli dello stadio nel prossimo match da giocare in casa, già domenica prossima contro la Fiorentina. Tanto pubblico per salutare il gemellaggio, tanto pubblico per caricare la squadra verso un nuovo exploit: questo è quello che chiede, tra gli altri, soprattutto il tecnico Sinisa Mihajlovic, che a margine delle dichiarazioni dopo il lunch match contro i capitolini aveva affermato che si aspettava per la settimana successiva uno stadio più pieno di quello (comunque rumoroso) che ha incorniciato il roboante successo sui giallorossi.

"Sulla questione è intervenuto anche Castan: "Le nostre recenti prestazioni non hanno aiutato, ma contro la Fiorentina potrà essere diverso". E questa è la speranza di tutto l'ambiente, caricato a molla dal 3-1 targato Belotti e Iago Falque: desiderio che si inserisce il quel profondo canale di simbiosi tra squadra e tifosi che Mihajlovic ha voluto tracciare sin dai suoi primi giorni in granata, con il caldo pubblico del Toro chiamato a dare il proprio contributo alla causa in termini di tifo e incoraggiamento, partendo dai frequenti allenamenti a porte aperte - una novità per l'ambiente - e arrivando sino alla domenica. Un solco che l'allenatore granata vuole scavare ulteriormente, con l'appello ai tifosi a supportare tutta la squadra nel prossimo match ("Avrei voluto vedere più tifosi, spero ci diano una mano con la Fiorentina").

"E se davvero le precedenti prestazioni avevano frenato qualcuno dall'assistere ad una possibile figuraccia contro la quotatissima Roma, ora la vittoria di domenica deve dare il giusto ottimismo per riempire il Grande Torino e spingere ulteriormente i propri beniamini alla ricerca di un'altra impresa, innescando ancora una volta quel circolo virtuoso che dalle parti di Corso Sebastopoli ha dimostrato più volte di essere a casa: il Torino per il suo pubblico, il pubblico per il suo Torino.