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Torino: Gustafson, col Pescara l’esordio atteso per mesi

Focus On / Lo svedese fa buona impressione all’esordio in campionato mostrando la voglia di migliorare

Redazione Toro News

"Arriva solamente a febbraio l’esordio di Samuel Gustafson nella massima serie italiana in una partita non proibitiva contro il Pescara, la quale è servita per mostrare a tutta la piazza a che punto sia il suo inserimento nel Torino e nel campionato italiano. Fino a questa domenica, l’ex Hacken aveva disputato solamente 105 minuti nella strana gara di Coppa Italia contro il Pisa di Gennaro Gattuso. Come vi avevamo raccontato su queste colonne, di comune accordo con la società si era deciso di trattenere il giocatore a gennaio, per dargli spazio in modo di valutare anche lui nei mesi finali di campionato. Le sue prestazioni, non si possono dire deludenti e, anzi, danno speranze per un futuro più roseo per il quale però serve una maggiore continuità.

"UNA LUNGA ATTESA – Gustafson non è stato finora il nome sulla bocca di tutti. Mihajolivc ha deciso di aspettare prima di buttarlo nella mischia cercando di farlo crescere e adattare ad un calcio italiano che, per intensità atletica e tattica, è spesso molto difficile per i ragazzi esteri. Il classe 1995 non si è mai lamentato, anzi si è impegnato duramente in tutte le circostanze in cui è stato chiamato in causa cercando di migliorare ed imparare giorno dopo giorno. Nei due match disputati con la Primavera di Federico Coppitelli ha sfornato tre assist utili ai fini delle due vittorie registrate contro Pescara e Sassuolo. Ha aspettato a lungo e senza pretese l’esordio che potesse mostrare a tutti quanto può essere utile alla causa granata.

 ph: Enzo Daolio Irfotografia

"BUONI SEGNALI – Nei 45 minuti disputati al Grande Torino contro gli abruzzesi, il ragazzo di Molndal ha dimostrato di saper tenere il passo dei compagni, non limitandosi al mero compitino, ma provando anche ad azzardare qualcosa in più. Sicuramente non ha spaccato la partita e l’avversario non era dei più temibili, ma la sua prestazione vuole comunque comunicare una costante crescita finalizzata a diventare una freccia in più per tutta la squadra. I presupposti (umiltà, capacità e voglia di imparare) per migliorare ci sono tutti, l’obiettivo ora è trovare più regolarità provando a sfruttare quelle occasioni che i guai fisici di Obi e la necessità di dare respiro ai titolari Benassi e Baselli possono dare.

Benedetto Bonfatti