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Torino, i veri nuovi acquisti saranno gli infortunati

Gazzi in azione nello scorso campionato (foto Dreosti)

I granata hanno in rosa giocatori fondamentali finora praticamente inutilizzati, il loro rientro sarà la vera svolta

Federico Bosio

"Si avvicina il mercato invernale e, seppur in effetti sia ancora molto precoce immaginare che le società intavolino trattative, cominciano a susseguirsi voci ed indiscrezioni che vorrebbero questo o quel giocatore cambiare maglia ed approdare in una nuova squadra, cominciare una nuova avventura. Ovviamente questa girandola di nomi coinvolge anche il Torino: sicuramente il ds Petrachi sta sondando il terreno e magari la società di Urbano Cairo ha già qualche colpo “in canna” , qualche contatto ben avviato, ma ovviamente non si può dare adito a tutte le campane che suonano e considerarle tutte veritiere. Probabilmente anche l’organico granata nel mercato invernale verrà rinforzato puntellando qua e là i reparti in cui Ventura ha più necessità di uomini, considerando anche le situazioni contrattuali e gerarchiche di alcuni elementi (un esempio su tutti: Amauri), ma la vera forza del Torino sarà un’altra, ed i “nuovi innesti” potrebbero cominciare a vedersi già prima dell’apertura del calciomercato: si tratta infatti del rientro degli infortunati.

"Durante l’estate i tifosi si sono sentiti ripetere molte volte alcuni concetti come quello della “rosa più ampia” , del “turnover di qualità” , “almeno un sostituto per ogni ruolo” e la società di Cairo si è mossa molto bene in questa direzione, fornendo al tecnico un organico veramente ricco di elementi sia in termini di qualità che di quantità; i granata però sono stati molto sfortunati sotto questo punto di vista ed in questo inizio di stagione hanno perso elementi importanti che hanno così “annullato” momentaneamente quanto di buono fatto dalla società. Sono molti i giocatori che hanno dovuto osservare un periodo di riposo a causa di infortuni patiti, di entità più o meno grave: i vari Benassi, Baselli ed Acquah ad esempio non hanno patito traumi troppo gravi ma, nel corso di questi primi mesi, hanno dovuto comunque saltare alcune partite. Ma veniamo agli infortunati più gravi.

Ventura ritrova anche Pontus Jansson

"Per quanto riguarda il reparto difensivo ovviamente la doccia fredda è arrivata da Nikola Maksimovic: il club ha resistito ad ogni offerta durante l’estate ed il tecnico aveva in mente un progetto nel quale il serbo fosse titolarissimo, ma finora il giovane centrale ha disputato solamente due partite di campionato prima di fratturarsi il quinto metatarso in Nazionale ed essere operato, con tempi di recupero talmente lunghi da dover costringere il club ad intervenire sul mercato degli svincolati, riparandosi numericamente con l’ingaggio dell’ucraino Vasyl Pryima come sostituto di Cesare Bovo. Sempre nel reparto arretrato troviamo Pontus Jansson: il giovane svedese dopo un anno di apprendimento con Ventura avrebbe potuto garantire una riserva affidabile e Glik, dando al capitano la possibilità di rifiatare, ma agli inizi di ottobre è stato vittima di un infortunio al ginocchio che dovrebbe tenerlo lontano dal campo per circa due mesi.

"Un'altra pedina chiave del nuovo Torino di Ventura era Danilo Avelar: l’esterno ex Cagliari è stato acquistare in estate (con Zappacosta) per sopperire alla partenza di Darmian e nelle prime uscite stagionali ha messo in mostra una grande tecnica e padronanza della fascia: il pubblico non lo vede però dalla terza di campionato quando, al Bentegodi contro il Verona, ha patito un infortunio al menisco per poi avere alcune ricadute che ne hanno allungato i tempi del rientro: anche Cristian Molinaro ha quindi dovuto fare gli straordinari finora. Passiamo al frangiflutti davanti alla difesa: fedelissimo di Ventura è Alessandro Gazzi che sembra aver recuperato ed essere ora completamente disponibile. Anche per il rosso mediano però c’è stato un lungo stop di più di un mese causato da un infortunio alla caviglia che ha dato del filo da torcere a Ventura: come schermo alla difesa è sempre stato impiegato Giuseppe Vives che, pur risultando quasi sempre uno dei migliori in campo, ormai ha una certa età e talvolta avrebbe necessitato della presenza di un’alternativa per riposare; inoltre Vives ha sicuramente maggiore qualità di palleggio ma Gazzi, con la sua interdizione e la padronanza sulle palle alte, sarebbe stato decisamente utile alla causa granata.

"Questo senza contare la lungodegenza di Farnerud ed i ripetuti infortuni dello sfortunatissimo Obi, che avrebbero costituito altre due importanti alternative a centrocampo. Gli infortunati sono ora sulla via del recupero e la pausa Nazionali in questo senso è assolutamente positiva per il Torino: saranno loro i veri “nuovi acquisti” granata, anche perchè la squadra è rodata e collaudata con il 3-5-2, modulo che con gli interpreti giusti può essere veramente pericoloso. Si tratta di pedine fondamentali che finora sono risultate praticamente inutilizzabili e che Ventura e compagni stanno aspettando a braccia aperte. Da loro, e dalle alternative che offriranno al tecnico, ripartirà il Torino per risollevarsi.