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Torino, il calcio di Mazzarri in ritiro: la parola d’ordine è profondità

L'analisi da Bormio / Il tecnico sta plasmando un Toro che giochi un calcio offensivo totale. I diktat: baricentro alto, giro palla veloce e passaggi in verticale

Marco De Rito

"Il Torino che si sta formando nel ritiro di Bormio, è sicuramente una squadra molto attenta ai movimenti difensivi ma che non rinuncia all'attacco. Mazzarri ha in mente una Toro solido dietro ma che pratichi un pressing elevato sull'avversario e che tenga il baricentro alto. Il paradigma è recuperare palla, farla girare velocemente e ciò deve avvenire cercando sempre la profondità.

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"L'IDEA DI MAZZARRI - Ritornando indietro nel tempo, in molti ricordano il Torino di Giampiero Ventura. L'ex CT azzurro praticava un calcio dove andavano per la maggiore i passaggi in orizzontale, l'obiettivo era il possesso palla: l'idea era che, se si aveva il controllo della sfera, l'avversario non poteva colpire. Mazzarri, invece, ha in mente un calcio completamente diverso. Un gioco molto più concreto, dove alla statistica del possesso palla viene data un'importanza relativa ma è fondamentale l'uso che si fa del pallone. Il diktat è pressing in fase di non possesso e poi ripartenze fulminee, nelle quali la palla deve scorrere velocemente e sempre in verticale: un calcio offensivo totale. Come esempio si può prendere, nello scorso campionato, il match di ritorno contro l'Inter: vinto dal Toro di misura. Partita nella quale i neroazzurri hanno avuto il 62% del possesso palla - rispetto al 38% di Belotti e compagni - ma alla fine ha vinto il cinismo del Toro che ha saputo sfruttare le occasioni, non facendo ragionare la formazione di Spalletti grazie a un pressing asfissiante effettuato nel corso della gara.

"L'APPLICAZIONE A BORMIO - Nel susseguirsi degli allenamenti in ritiro è parso evidente questo atteggiamento della squadra granata. A partire dagli esercizi che si eseguono sui passaggi. E' prassi a seduta appena iniziata che Mazzarri disponga la sua squadra in sei gruppetti, uno di fronte all'altro, e che chieda ai suoi giocatori di passarsi la palla con un compagno dell'altro gruppo. C'è solo una regola: i passaggi devono avvenire solo in diagonale e in verticale, ai passaggi orizzontali il tecnico è quasi allergico. Nella partitella mattutina (leggi qui), Frustalupi ha ripetuto a più riprese agli attaccanti di giocare senza pensare al fuori gioco, chiedono loro di posizionarsi il più in profondità possibile. Segnale evidente del calcio che vuole praticare Mazzarri. Il tiki-taka del Barcellona di Guardiola non è sicuramente il riferimento: il Toro, magari, sarà meno spettacolare ma con l'obiettivo di essere più concreto.