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Torino, il caso-Diawara scuote il centrocampo del Bologna

L'avversario / Il giocatore non si è presentato dal primo giorno di ritiro

Nikhil Jha

"In principio fu Diawara. Quello del guineano è stato il primo caso di ammutinamento della rovente estate del calciomercato italiano. Prima e non unica, dal momento che è stata seguita da Keita, che ha rifiutato la convocazione della Lazio alla prima di campionato, e prima ancora dall'arcinoto caso Maksimovic, con il serbo che ha deciso di non presentarsi più agli allenamenti con il Torino. Anche le motivazioni di Diawara erano molto simili a quelle del calciatore granata: spingere in maniera chiara verso la cessione, verso Napoli.

"Il classe '97 lascia così tra i malumori della piazza la casa rossoblù, ma non è stato l'unico. A partire sono stati anche Zuculini e Brighi, vecchia conoscenza granata, entrambi svincolati, e Zuniga, esterno che è tornato a Napoli alla scadenza del prestito. La società però non è restata a guardare, e anzi in entrata si è mossa con decisione, puntando a rinforzare il reparto centrale della squadra di Donadoni. Gli ingressi di rilievo sono stati due: l'ungherese Nagy dal Ferencvaros, squadra magiara, e l'ex granata Blerim Dzemaili, prelevato dal Galatasaray in Turchia. Se a questi si vanno ad aggiungere i riscatti di Rizzo dalla Sampdoria e di Donsah dal Cagliari - rispettivamente per 6 e 5 milioni di euro - si capisce come la squadra felsinea stia cercando di dare sostanza e futuro alla propria mediana.

"Donadoni ha già fatto esordire contro il Crotone i due nuovi acquisti di cui sopra, che hanno convinto: Dzemaili si è reso protagonista dell'assist per la rete-partita di Destro. Resterà da capire quali saranno le scelte del tecnico ex Parma per la seconda giornata, contro il Torino.