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Torino, il filtro del centrocampo per alzare la media dei palloni recuperati

Il dato / Nelle ultime due sconfitte, i granata surclassati nel numero di possessi guadagnati dalla mediana: così ripartire è più difficile

Nikhil Jha

"11 a 18: questo è il computo dei palloni recuperati dalle mediane di Torino e Sassuolo domenica scorsa, nella sfida persa 3-1 a domicilio dai granata. Un dato eloquente, da non sottovalutare: guadagnare possessi a centrocampo permette non solo, banalmente, che la squadra avversaria fatichi ad arrivare nei pressi della difesa, ma anche recuperare il pallone più vicino alla porta avversaria, potendo contare su un contropiede molto più efficace.

"Nel caso si riesca a strappare il possesso agli avversari nei pressi del cerchio di centrocampo, infatti, gli uomini da superare per arrivare in porta sarebbero di gran lunga minori, potendo così approfittare del contropiede in velocità, specialità in cui il Torino di Ventura è maestro sin dai tempi di Cerci e Immobile. Se i palloni vengono invece recuperati dalla difesa, è più difficile ripartire in transizione, e si dà così la possibilità alla difesa di riorganizzarsi complicando e rallentando di molto la mutazione della fase difensiva in offensiva. I numeri dicono che i granata soffrono molto questo aspetto: anche contro la Roma i numeri sono impietosi: 13 a 4 a favore dei capitolini (e il computo è negativo anche nella partita contro il Bologna, 13 a 11).

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"Chiaro è che questa difficoltà è causata anche intrinsecamente dal modulo stesso scelto da Ventura, ed è quindi ampiamente preventivato: il Torino fa grande affidamento sulla solidità e sulla compattezza della propria difesa (talvolta fallendo). Il centrocampo dalla sua, ha il compito di offendere con le due mezzali, lasciando al solo mediano l'onere di presiedere i metri antecedenti all'area di rigore, con il risultato che spesso Vives o Gazzi sono costretti ad abbassarsi molto vicino ai difensori. Per alzare il baricentro dei palloni recuperati, bisognerebbe valorizzare il compito difensivo dei due interni, andando però ad intaccare altri aspetti del gioco venturiano, come il sostegno agli esterni che due mezzali più intente alla fase difensiva faticherebbero a garantire. Insomma, tanti equilibri difficili da smuovere, ma anche la certezza che un Torino più alto nel recupero del possesso potrebbe essere anche un Torino più pericoloso.