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Seconde Squadre, il Torino farà richiesta: ma è tutto ancora in alto mare

Approfondimento / Gravina, nell'incontro all'Allianz Stadium, ha sottolineato tutte le sue perplessità e ha dichiarato che verrà istituito un tavolo federale. Il Toro rimane alla finestra, ma rimane in piedi anche l'idea succursale

Roberto Ugliono

Giovedì scorso si è tenuto un convegno a Torino presso l'Allianz Stadium alla presenza, tra gli altri, del presidente federale Gravina, del presidente della Juventus Agnelli (prima società in Italia ad aver sperimentato il progetto), del presidente Lega Pro Ghirelli e del presidente del settore tecnico FIGC Albertini. L'oggetto è stato il tema delle Seconde Squadre o Squadre B: tra i partecipanti anche Massimo Bava, il Responsabile del Settore Giovanile del Torino. Il punto di partenza della discussione è stata l’esperienza della Juventus Under 23 per cercare di programmare un futuro che resta ancora incerto. Il Torino e Cairo spingono per poter istituire il proprio gruppo da far giocare in Lega Pro e faranno richiesta per poter iscrivere la propria compagine al campionato della stagione 2018/2019. Restano però diverse incertezze.

INCERTEZZA -Il progetto seconde squadre deve essere un contributo di qualità al più complesso investimento sulla formazione e sulla valorizzazione dei settori giovanili - ha spiegato Gabriele Gravina, Presidente FIGC - che riguarda la Lega Pro insieme a tutto il calcio italiano. Così come è stato concepito non raggiunge questo obiettivo, bisogna rivederlo”. Per poter trovare  un accordo verrà istituito un tavolo federale, anche perché al momento per il numero di posti, per i criteri di ammissione e di eleggibilità dei giocatori tutto è ancora da decidere. Sarà fondamentale, però, “superare i prestiti e puntare sui nostri settori giovanili – ha dichiarato Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro - in un modo semplice: io formo giovani calciatori e tu devi corrispondere per questo servizio che faccio al calcio italiano. Il progetto seconde squadre deve essere un asset di ciò. Dobbiamo essere coraggiosi ed anticipare i tempi delle scelte”.

OPZIONE SUCCURSALE - Tornando al Torino, la priorità resta quella della creazione di una squadra dove fare giocare, in Serie C, i giocatori in uscita dal vivaio. Le difficoltà riguardo le Seconde Squadre potrebbero però far muovere il Torino in un’altra direzione, come spiegato su queste colonne mesi fa: una collaborazione tecnica con un club di Lega Pro. In estate la Sampdoria ha stipulato un accordo del genere con la Vis Pesaro e il Torino potrebbe seguire le orme della società blucerchiata. La creazione di una succursale comporterebbe il controllo del Torino di una società già iscritta al campionato e il conseguente trasferimento di molti giovani tesserati. I vantaggi, rispetto piuttosto a un’acquisizione di un’altra società (come Lotito con la Salernitana), sarebbero di natura economica e burocratica, oltre a poter contare su delle strutture già esistenti. Ancora nessuna certezza al momento, ma una cosa è certa: anche il Toro vuole creare la sua seconda squadra.