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Torino: Inácio Piá, 3 gol e poco altro in quella pazza stagione 2009-2010

Figurine/ Compie oggi gli anni l'attaccante brasiliano, ora al Darfo Boario

Matteo Senatore

"Inácio Piá, attaccante brasiliano che ha militato in granata tra il gennaio e il giugno 2010, in una delle stagioni più folli ed altalenanti della storia granata. Il direttore sportivo Foschi fa piazza pulita in estate, in sequenza fanno i bagagli: Ivan Franceschini, Jimmy Fontana, Nicola Ventola, Marco Di Loreto, Roberto Stellone. E poi ancora: Natali, Rosina, Barone, Dzemaili, Amoruso e Abbruscato. Resta Di Michele.

"La squadra parte bene, poi si perde, toccando il fondo con la sconfitta interna contro il Crotone: Colantuono esonerato, arriva Beretta. Le cose peggiorano oltre il limite dell'immaginazione. Il 27 dicembre arriva Petrachi che con Foschi pochi giorni dopo annuncia proprio Inácio Piá. A gennaio, però, lo stesso Foschi si dimette e il giorno dopo arriva l'incontro-scontro trai i tifosi e i vari Di Michele, Loviso, Paolo Zanetti, Diana, Colombo, Pratali e Pisano. In ballo, il sospetto di un giro di calcioscommesse. Una settimana dal finale grottesco, il Toro perde contro il Cittadell e scatta il controesonero:  via Beretta, torna in sella Colantuono. E i giocatori sopraccitati chiedono e ottengono la cessione. 

"Arrivano giocatori semisconosciuti come Morello, Danilo D'Ambrosio, Garofalo, Barusso, Gael Genevier, Manolo Pestrin e Statella. È la campagna acqusti dei "peones", così ribattezzata dai giornali. Piá, che arriva in prestito dal Napoli, si inserisce quindi in un ambiente già complicato di suo, e il rendimento che offre non è certo dei migliori. Segna 3 gol in 17 partite e non convince mai del tutto Colantuono. Ma la mano della nuova gestione sportiva compie una cavalcata storica, dalla zona playout, in alto sino ai playoff. Fermati dal Brescia e dalla clamorosa svista di Damato che annulla il gol vittoria di Arma all'andata. La rete sarà poi decisiva nel computo del doppio confronto.

"Nelle quattro partite finali, solo tribuna per il brasiliano. Con l'inizio della stagione successiva Piá va al Portogruaro, mentre per il Torino l'incubo continuerà, nella stagione di Lerda/Papadopulo/Lerda. Poi finalmente l'arrivo di Ventura. Inácio Piá ha poi continuato a girovagare scendendo di categoria in categoria. Sino a questo dicembre, quando si é accasato al Darfo Boario.