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Torino-Inter: predominio delle fasce, contro le percussioni centrali

La squadra di Mancini cambia spesso, dall'inizio e in corsa. Qualche dubbio anche per Ventura

Federico Bosio

"La partita di domenica tra Torino e Inter avrà in ballo punti pensantissimi: da una parte i padroni di casa, reduci da risultati che non danno ragione alle prestazioni mostrate dalla squadra di Ventura con due soli punti conquistati nelle ultime cinque partite, sono praticamente “costretti” al buon risultato; dall’altra i nerazzurri di Mancini, al momento primi, vogliono continuare la propria marcia verso il titolo e non perdere punti importanti in ottica del duello in vetta con la Fiorentina. Come saranno schierati in campo i protagonisti di questa sfida così importante?

Giampiero Ventura, tecnico del Torino

"Ventura, al netto dei fondamentali recuperi di Gazzi ed Acquah in mezzo al campo, deve fare i conti con gli infortuni in difesa: l'infortunio di Maksimovic e la squalifica di Bovo aprono infatti una voragine sul centro-destra. Probabile comunque che il modulo non venga cambiato ed il Torino scenda in campo con il consueto 3-5-2, nel quale l’unico vero dubbio riguarderebbe appunto il centrale di destra della difesa a tre; le soluzioni più plausibili sono il debutto dell’ucraino Vasyl Pryima e l’arretramento di Vives nella linea difensiva, soluzione già provata dai granata in momenti di carenza di uomini; più difficile lo spostamento di Moretti sulla destra con conseguente ingresso di Gaston Silva sul centro-sinistra. Un’altra ipotesi potrebbe essere il cambio di modulo, che è comunque stato provato nel corso della settimana: Ventura potrebbe infatti decidere di schierare un 4-3-3 che in questo modo vedrebbe Padelli protetto da Zappacosta-Glik-Moretti-Molinaro e l’avanzamento di Bruno Peres come esterno alto; il centrocampo rimarrebbe a tre evitando così di alterare troppo gli equilibri.

Jovetic, pupillo di Mancini, uomo in più di questa Inter

"Per quanto riguarda la squadra di Mancini, il modulo è sempre un rebus. Al netto del rientro dalla squalifica di Felipe Melo, non c’è comunque certezza di come i nerazzurri scenderanno in campo; il precampionato è stato infatti preparato con il 4-3-1-2, modulo maggiormente utilizzato dall’inizio anche in questo avvio di stagione, precisamente in sei partite su dieci. Restano però forti anche le ipotesi di 4-3-3, che darebbe al croato Perisic la possibilità di giocare nel suo ruolo naturale di esterno sinistro anziché dietro le due punte, e di 4-2-3-1 con una trequarti più rinforzata a sostegno dell’unica punta (in questo caso, probabilmente, Jovetic dietro Icardi), entrambi questi moduli sono stati utilizzati dal primo minuto in due occasioni finora. L’Inter ha inoltre provato, nel match casalingo vinto contro il Verona, anche il modulo ad “albero di Natale” , un 4-3-2-1; insomma, la squadra di Mancini è camaleontica e può permettersi di cambiare modulo più di una volta anche in corsa, adattandosi ai giocatori che in quel momento il tecnico ha deciso di mandare in campo.