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Torino, chi punta alla Nazionale: Izzo, motivi per crederci ma l’ostacolo è tattico

Focus On/ La costanza di impiego e di rendimento dalla sua parte ma Mancini adotta la difesa a quattro

Redazione Toro News

Il granata per sognare l'azzurro. Non solo Andrea Belotti: tra i giocatori granata per cui la nazionale è un obiettivo c'è di certo Armando Izzo. Il nativo di Scampia è diventato fin da subito un giocatore fondamentale per Walter Mazzarri. Nelle prime otto giornate di campionato è sempre stato schierato dal mister dal primo minuto negli undici di partenza. Ideale per la difesa a 3, in cui è schierabile sia sul centro-destra che sul centro-sinistra, per ora il suo rendimento è sostanzialmente all'altezza delle aspettative nonostante quest'ultime fossero alte: i dieci milioni spesi dal Torino per acquistare il suo cartellino dal Genoa fanno di lui il difensore più costoso dell'era Cairo.

"IMPIEGOCOSTANTE – Il difensore numero 5 ha avuto un rendimento costante, confermando quanto fatto nelle quattro stagioni precedenti a Genova, giocando per i grifoni. Le sue prestazioni sono sempre state ottime anche grazie alla continuità con la quale è stato schierato da Mazzarri. Unica vera macchia è l’errore sul terzo gol nella partita contro il Napoli di Ancelotti alla quinta giornata: un pallone perso che ha fatto scattare il contropiede partenopeo, finalizzato da Lorenzo Insigne e l’ammonizione guadagnata nell’ultima giornata contro il Frosinone dopo essersi tolto la maglia per esultare a un gol, successivamente annullato a causa della sua posizione in fuorigioco. Escluse queste due distrazioni, Izzo è sempre stato all’altezza della squadra di Mazzarri. Quindi l'ampio minutaggio di cui può godere e la costanza di rendimento che sta mettendo in campo sono di certo due fattori che possono lanciare la sua candidatura per l'azzurro.

"OBIETTIVO AZZURRO - Il CT Roberto Mancini lo segue, ma non lo ha ancora convocato: Armando è forse penalizzato dal modulo che usa proprio il CT, che al momento è il 4-3-3, essendo il difensore granata abituato a giocare a tre dietro. Izzo, da giocatore duttile quale è, può adattarsi da centrale della difesa a quattro, ma non è il suo ruolo ideale. E questo può essere uno svantaggio: in quella posizione Mancini può utilizzare giocatori come Bonucci, Chiellini, Caldara e Romagnoli. Ad incoraggiare il difensore napoletano c'è però il fatto che nelle ultime convocazioni Mancini sta chiamando sempre nuovi giocatori, lo dimostrano il clamoroso ritorno di Giovinco e la presenza di Caprari, Tonelli e Piccini. Il commissario tecnico vuole evidentemente allargare il bacino dei convocabili per guardare dal vivo quanti più giocatori possibili per capire su chi puntare in ottica Europeo 2020. Nel parco di difensori centrali, tolti i due ultratrentenni Bonucci e Chiellini, nel ruolo di difensore centrale non si vedono grandi top player in Italia. Dopo queste riflessioni non resta a Izzo che continuare a fare bene e sperare di essere chiamato a novembre, quando Mancini farà le nuove convocazioni in vista della partita di Nations League contro il Portogallo e dell'amichevole contro gli Stati Uniti.